Undici indagati al Pronto soccorso di Sulmona

Medicinali e dispositivi scaduti, ma anche una sacca di sangue utilizzata scaduta due anni prima, è questo il risultato di un’ispezione dei Nas risalente al luglio 2015 per la quale sono ora indagati un medico e dieci infermieri del Pronto soccorso di Sulmona: Tiziana Zavarella, Salvatore D’Angelo, Alessia D’Annunzio, Maria Di Bacco, Grazia D’Ascanio, Nunzia Di Cesare, Raffaele Stelluti, Marco Storti, Patrizia Ruggero, Lidia Orsini e Maria Cesidio Chiocchio.

Il nucleo antisofisticazione dei Carabinieri trovò in tre diverse ambulanze una sacca di sangue usata con tracce ematiche scaduta due anni prima, 6 farmaci, 13 dispositivi medici e 10 medicinali scaduti di validità. In prima istanza venne indagato e rinviato a giudizio Gino Bianchi, responsabile dell’UOSD Emergenza ed Urgenza medica 118 del presidio ospedaliero di Sulmona il quale  però fu assolto in sede processuale in quanto la responsabilità e il controllo dei medicinali nelle ambulanze non sarebbe stata di Bianchi ma degli operatori del mezzo.

Così gli atti sono tornati in procura che svolti i propri accertamenti ha iscritto nel registro degli indagati gli undici operatori del Pronto soccorso impegnati sulle ambulanze. La difesa degli indagati sostiene dal canto suo l’infondatezza dell’accusa, dimostrabile con le memorie difensive già depositate al pubblico ministero con richiesta di archiviazione.

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