Uova di Pasqua contraffatte, denunciate due persone

Il NAS Carabinieri di Pescara ha deferito 2 persone all’Autorità Giudiziaria per frode nell’esercizio del commercio perché avevano trasformato un’abitazione privata, sprovvista dei minimi requisiti igienico sanitari, in un laboratorio clandestino per il riconfezionamento di uova pasquali precedentemente acquistate a basso costo presso discount alimentari, e rivendute, attraverso l’utilizzo di canali social (facebook, etc.) come di propria produzione artigianale a prezzi anche quadruplicati. Dalla ricostruzione dei movimenti bancari si è potuto appurare che solo negl’ultimi 15 giorni i due prefati erano riusciti a vendere oltre 300 uova pasquali per un valore di circa 8 mila euro.

Allo scopo di attrarre i possibili acquirenti venivano utilizzati gadget e involucri riproducenti famosi personaggi di un notissimo sequel cinematografico per ragazzi. L’attività è scaturita a seguito della costante attività di monitoraggio delle fonti aperte del web, per l’individuazione di possibili prodotti alimentari pasquali con etichette contraffatte o create artatamente e riportanti informazioni false. Le indagini hanno permesso di raccogliere fondati elementi di prova a carico di due pescaresi, segnalati alla Procura della Repubblica di Pescara, poiché ritenuti autori del reato di “frode nell’esercizio del commercio”.

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