Variante al nucleo industriale, il no di Confcommercio che scrive a Caruso

Pronti a indire lo stato d’agitazione provinciale del commercio e a dare il via al “Contrary Day” se la delibera di giunta sulla variante urbanistica al nucleo industriale venisse approvata nel consiglio comunale di domani.

La Confcommercio non le manda a dire, il direttore Celso Cioni e il presidente Roberto Donatelli hanno inviato le osservazioni al Presidente della Provincia Caruso, per evitare ulteriori danni alla già pesantissima crisi del commercio Peligno. Perplessità sulle osservazioni al PTR Piano regolatore Territoriale e sulla delibera che sta mandando su tutte le furie i commecianti del centro storico contrari ai possibili lotti da 250 metri da insediare e ad un commercio dell’altra zona di Sulmona che potrebbe tagliare le gambe a quello storico di corso Ovidio.

“Confidiamo che ci sia un opportuno ripensamento su questo provvedimento che non corrisponde alle esigenze delle piccole imprese del commercio cittadino anzi per certi aspetti va esattamente nella direzione opposta” e ancora non sarebbero consentiti insediamenti di esercizi commerciali per la vendita al dettaglio nelle  aree  destinate  ad  insediamenti  artigianali  ed  industriali.

La Confcommercio ricorda all’amministrazione la difficoltà dei commercianti dovute alla crisi dei consumi,  chiedendo maggior attenzione ad interventi di tutela e supporto “sarebbe auspicabile l’elaborazione di un progetto di rigenerazione urbana sul quale in passato abbiamo insistito proprio per riportare nel centro storico del capoluogo peligno flussi ed iniziative volte alla  sua valorizzazione ed al suo rilancio”. Come specificano nella nota “deve essere esclusa  la  possibilità  di snaturare la vocazione e la  funzione  dei Nuclei Industriali attraverso l’insediamento indiscriminato di attività che nulla hanno a che fare con le finalità specifiche degli  stessi” specificano anche nel caso in cui questo dovesse essere consentito attraverso una diversificazione della Zonizzazione del PTR

“Ci auguriamo – concludono Cioni e Donatelli – che l’amministrazione possa riconsiderare il proprio intendimento che a nostro parere e di moltissimi commercianti va proprio in direzione contraria degli interessi del rilancio economico e sociale che tutti dovrebbero avere a cuore”.

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