Venanzio Cichella e Caterina Lamuta, sono raianesi i due inventori del dispositivo per le disabilità

Si chiamano Venanzio Cichella e Caterina Lamuta i due ingegneri raianesi che hanno creato un dispositivo di riabilitazione robotizzato per aiutare le persone con disabilità agli arti fornendo loro una maggiore capacità di movimento. Professori di ingegneria meccanica all’Università statunitense dello Stato dell’Iowa, i due si sono per ora focalizzati sul polso. Si tratta di un dispositivo leggero e flessibile munito di una batteria per l’alimentazione che vuole contribuire ad aumentare la gamma dei movimenti.

Sul Daily Iowan si legge: “”Il dispositivo si adatta alla mano e al polso come un guanto e utilizza muscoli artificiali fatti di fibre di carbonio che sono forti e flessibili, ha detto Lamuta. I muscoli possono sollevare 12.600 volte il loro peso e molti di questi muscoli artificiali possono essere utilizzati per riprodurre la disposizione del muscolo umano. Una piccola batteria può essere utilizzata per alimentare il dispositivo, ha detto”.

L’intero team sta ora lavorando al perfezionamento del dispositivo cercando di focalizzare l’attenzione sulla possibilità di movimento, per ora solo di qualche grado di estensione. “Gli attuatori utilizzati – si legge ancora sul Daily – dai ricercatori sono molto economici, ha affermato Cichella. Ciò consente loro non solo di creare un dispositivo portatile ed economico, ha affermato, ma anche di inserire più attuatori nel dispositivo”.

La sperimentazione ha trovato un rallentamento con il contesto mondiale dovuto al Covid per via della difficoltà nell’approvvigionamento dei materiali e per l’impossibilità di accedere ai laboratori.

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