Venti decessi. Il contagio si sposta sulla costa

La percentuale dei positivi sui tamponi è nella media nazionale (11,4%), ma i numeri restano alti: tanto quelli dei contagi (570 su 4995 tamponi), tanto, e soprattutto, quello dei decessi, che oggi segna ben 20 morti in più, anche se 12 sono riferibili ai giorni scorsi. 

La provincia dell’Aquila è ancora una volta quella a subire le maggiori perdite con 13 decessi, seguita da quella di Teramo con 6 e Pescara con 1. 

E tornano a crescere anche il numero dei ricoveri con 18 persone in più in degenza “ordinaria” e 2 in più in terapia intensiva, per un totale di 768. Il totale degli attualmente positivi arriva così a 17334, con 248 che ieri sono stati giudicati guariti.

E se la provincia dell’Aquila, con morti e ricoveri, accusa gli effetti delle impennate di contagi delle scorse settimane, il virus è tornato a diffondersi anche nella provincia di Pescara, che oggi detiene il record di nuovi contagiati: 178, rispetto ai 141 dell’Aquila, i 125 di Chieti e i 120 di Teramo.

Gli effetti della zona rossa tardano a manifestarsi, anche perché resta alto il contagio tra i giovani e gli studenti: 78 sono quelli con meno di 19 anni annotati sul bollettino, più o meno equamente distribuiti sulle quattro province.

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