Venticinque classi chiuse e 45 nuovi contagi. Ma c’è chi pensa all’aperitivo

Sono diverse centinaia gli studenti del Centro Abruzzo che oggi non rientreranno in classe, un numero considerevole calcolando che le superiori sono già in didattica a distanza. Quasi tutti gli istituti sono infatti interessati da provvedimenti di isolamento o sorveglianza attiva a causa di positività riscontrate tra genitori, insegnanti e studenti stessi.

A Sulmona, ad esempio, le uniche scuole non colpite da provvedimenti restrittivi da parte della Asl sono la media Capograssi, a cui si aggiungono, tra le non a frequenza obbligatoria, l’infanzia Celidonio e la Rodari.

Per il resto il virus ha coinvolto tutte le altre scuole: in sorveglianza ci sono le scuole dell’infanzia Don Bosco e Matteotti, mentre in isolamento (cioè a seguito di contatto stretto con caso accertato Covid) ci sono due classi della Di Nello (dove ieri un’altra insegnante è risultata positiva), due sezioni (primavera e infanzia) del Regina Margherita, una sezione di via Trento, una di via Angeloni e una alle Filippini.

Nelle primarie, sempre a Sulmona, ci sono poi due classi in isolamento alla Lombardo Radice e due alla Lola di Stefano (ieri un’altra insegnante positiva), una alle Masciangioli e per rimanere a questa fascia di età si aggiungono due classi (una seconda e quinta elementare) della Pascal D’Angelo di Introdacqua.

Tornano ad essere due anche le classi in isolamento alla scuola media Ovidio (dove una classe è appena uscita dalla quarantena) e due classi, ancora, alle Serafini. Isolamento anche per due classi seconde della media Tedeschi di Pratola Peligna.

Situazione più drastica in Alto Sangro dove i sindaci hanno deciso in gran parte la chiusura dell’intera scuola. Il caso più eclatante è quello di Pescocostanzo dove l’istituto De Panfilis è chiuso dopo che alcuni studenti, poi risultati positivi, sono andati con lo sci club in nord Italia per delle competizioni. Chiusa, per la stessa linea di contagio, anche la scuola dell’infanzia di Roccaraso, così come le scuole di Pescasseroli e alcune classi della scuola media Alda Merini di Castel di Sangro.

Tra i banchi tornano invece gli studenti di Pacentro (dopo un periodo di chiusura per un caso Ata) e quelli di Castelvecchio e Raiano, per i quali si era temuto per la positività presunta di un insegnante il cui tampone però ieri ha dato esito negativo.

La situazione dei contagi in Centro Abruzzo, d’altronde, non accenna ad arrestarsi: ieri altri 45 nuovi casi si sono aggiunti all’elenco dei 357 attualmente positivi, tra cui anche un funzionario del Comune di Sulmona (dove con i 21 casi di ieri si contano 151 attualmente positivi) che resterà in parte chiuso oggi.

Il livello di rischio, tuttavia, non sembra essere stato compreso da tutti: sabato pomeriggio, infatti, la polizia ha multato due uomini di 43 e 46 anni che avevano attrezzato, dopo le 18, un aperitivo sul cofano dell’auto fuori da un centro commerciale: “L’unico modo per fare due chiacchiere tra amici” hanno risposto all’agente che aveva contestato loro la violazione del Dpcm e il fatto di stare senza mascherina.

3 Commenti su "Venticinque classi chiuse e 45 nuovi contagi. Ma c’è chi pensa all’aperitivo"

  1. Nuovo lockdown | 9 Novembre 2020 at 06:09 | Rispondi

    Mancano controlli, ieri mattina (domenica) nei bar vi erano tavolini anche di 6/8 persone rigorosamente senza mascherina. Di cosa parliamo.

    • Io sono il gestore di un bar e ho deciso autonomamente di star chiuso per sicurezza….i miei colleghi scorretti mi fanno rabbia ma mi fa ancor più rabbia che gente come lei si accanisca contro una categoria come se esistessero solo i bar….noi siamo in restrizione da più di 3 settimane e mi sembra che i contagi siano raddoppiati….questo vuol dire che i controlli andrebbero fatti altrove(scuole,piazze,corso Ovidio,mercato,ecc…. è possibile che vedete solo i tavoli dei bar? Fatti un giro a piazza C.Tresca o per il corso e poi ne riparliamo…forse ci becca anche sui figlio o suo nipote…

  2. Nuovo lockdown | 9 Novembre 2020 at 07:53 | Rispondi

    Accanirsi contro I bar? La realtà è che sono luoghi dove ci si assembra senza mascherina. La vedo difficile bere un prosecco senza togliersela. Ieri mattina I bar erano pieni ed in alcuni all’interno dei dehors, chiusi su 3 lati, vi erano assembramenti ai tavolini come se niente fosse. Poi quello che lei dice su piazza tresca e corso Ovidio è altrettanto corretto!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo mail non verrà mostrato.


*