E se i Dem hanno risolto isolando nei fatti l’ex presidente del partito Roberta Salvati, dall’altra è il centrodestra cittadino a consumare lo strappo più duro.

Un’ambiguità che è in realtà più una prova di forza, perché sarà dopo il 4 marzo (e qui che si gioca la partita) che si capirà chi, tra gli uni e gli altri, dovrà prendere in mano il presumibile allettante vento in poppa del centrodestra.
Per questo a cazzare la randa oggi sono entrambi, in un tiro alla fune che prima o poi getterà in acqua uno dei due marinai.
L’offensiva l’ha lanciata la Bianchi l’altro giorno, evocando il “fantasma che aleggia nel centrodestra”, quei Fratelli d’Italia (o di Sulmona) che insomma sono buoni per tutte le stagioni e tutti i re, di destra e sinistra, tra D’Alfonso e Di Stefano.

La Bianchi “continua ad attaccare usando termini offensivi e pesanti – continua il consigliere dell’amministrazione Casini – tra l’altro in piena campagna elettorale e denotando indubbiamente un chiaro infantilismo politico”. Che poi, sostiene Tirabassi, non c’è molto da meravigliarsi dei loro accordi civici, visto che la stessa Forza Italia ha seguito lo stesso percorso ad Avezzano. “I dirigenti di Forza Italia si dissocino ufficialmente dalla Bianchi – aggiunge il Fratello d’Italia – e non con messaggi wehatsapp. Sarebbe stato più utile da parte della consigliera contestare al suo partito il fatto di aver paracadutato come al solito in Abruzzo i soliti noti nomi romani che una volta eletti spariranno dalla circolazione per i prossimi cinque anni”.
Il vento sarà pure in poppa per il centrodestra, ma attenzione alla burrasca.
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