Verde pubblico: gestione al Cogesa

Mentre i volontari sono andati questa mattina a ripulire i rami che avevano lasciato lo scorso anno in via Arabona, nel piazzale che costeggia la sede della Giostra Cavalleresca, il Comune sta cercando di trovare una soluzione alla gestione del verde pubblico, diventato a crescita incontrollata in diverse zone della città.

Un problema diventato emergenza, dice l’assessore alla Manutenzione, Franco Casciani, per diversi motivi, primo tra i quali “l’assoluta mancanza di programmazione. In attesa dell’approvazione del bilancio – dice l’assessore – stiamo operando con la programmazione e i fondi che erano stati previsti dall’amministrazione Casini: ovvero niente. Il tema della manutenzione del verde è stato delegato nella precedente sindacatura interamente all’opera dei volontari e questo, come avevamo previsto, è il risultato”.

Per questo il Comune sta ora definendo una convenzione con il Cogesa, società in house, per la gestione del verde continua e programmata da maggio a settembre. Lunedì prossimo la partecipata dovrebbe presentare un preventivo dettagliato, che consenta di inserire la gestione del verde pubblico tra le attività ordinarie e non affidate ai volontari.

“Quello che abbiamo chiesto – continua l’assessore – sono interventi cadenzati a distanza di dieci o quindici giorni dal primo maggio al 30 settembre, per lo sfalcio e la pulizia delle aree verdi. Chiaramente a questa gestione ordinaria, si dovrà aggiungere quella specializzata in zone verdi di particolare pregio, dove cioè è necessaria l’opera di giardinieri professionisti che affiancheranno anche il lavoro dei nostri addetti”.

Addetti che al momento, in verità, non ci sono ancora: il bando per l’assunzione di due giardinieri, infatti, non ha visto ancora la sua conclusione, o meglio la graduatoria e l’assunzione è stata bloccata da un ricorso fatto da chi è stato escluso. Per cui, al momento, in forze al Comune ci sono solo due operai generici e due addetti al verde.

9 Commenti su "Verde pubblico: gestione al Cogesa"

  1. E’ assolutamente incomprensibile come una città bella come Sulmona votata come è ad essere una perla del turismo, non abbia una dignitosa cura del verde pubblico. Io non sono di qui, ma vi risiedo felicemente ormai da molti anni e mi dispiace constatare come la più bella città d’abruzzo ed una tra le più belle d’Italia e oltre, a sentir dire dai numerosi turisti italiani e stranieri con cui, per motivi di lavoro, mi intrattengo a parlare,
    sia lasciata in tale completo abbandono. Sembra come se il problema sia proprio sottovalutato se non completamente snobbato dall’amministrazione civica che forse non si rende conto di come tale atteggiamento sia controproducente per la città. Un po’ come la cura delle strade di cui in questa città non si può certo andare orgogliosi. Faccio notare che la sinergia verde pubblico è strade cittadine così malamente attenzionati, rischiano di vanificare gli sforzi e gli intendimenti della città a voler ritagliarsi un ruolo di primo piano sul panorama turistico nazionale e oltre..

  2. Secondo me è proprio la mentalità “verde” che non riesce a fare breccia nelle mente dei nostri concittadini e dei nostri amministratori. È un problema di impostazione culturale. Si va verso l’economia green, energie rinnovabili e quant’altro, ma ho l’impressione che di green siano rimaste solo le nostre tasche..

  3. ma perchè non si fa un bando di gara??????? il cogesa sta diventanto una utility?????
    affidate al privato questi lavori dove si premia il risultato o il cogesa davvero diventa un carrozzone…..

  4. Elisabetta Bianchi | 21 Maggio 2022 at 22:45 | Rispondi

    Ricordo sommessamente che la cura del verde NON è nell’oggetto sociale di COGESA SPA

  5. ..quindi non è possibile far gestire il verde pubblico al Cogesa con una convenzione ad hoc?

  6. Ma perché arriviamo sempre con l’acqua alla gola?
    Non se ne può più. Se questa gente è incapace di amministrare, rimanesse a casa. E poi smettiamola di dare la colpa sempre a quelli che c’erano prima..non perché non c’è le abbiano, ma perché si cercano sempre degli alibi per giustificare l’ingiustificabile..

  7. I 2 dipendenti del comune non sono operai generici ma hanno qualifica professionale ad hoc per il verde. Informatevi prima di scrivere.

    • Due dipendenti comunali hanno un costo di circa 120.000 euro l’anno più tutte le attrezzature e i materiali occorrenti.
      Quante falciate d’erba escono con 120.000 euro di appalti privati senza rischi di assenteismo?
      In ultimo si potrebbero prendere accordi con dei pastori per mettere a rotazione le pecore nei vari siti. Lo hanno fatto anche a Roma.

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