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Sinistra Italiana frena sulla ricandidatura di Gianfranco Di Piero alla guida di una coalizione di centrosinistra. A raffreddare la proposta, arrivata dal PD Sulmona insieme al coordinamento del centrosinistra, sono Fabrizio Giustizieri (Coordinatore Provinciale Sinistra Italiana) e Domenico Capaldo (Referente Sinistra Italiana Valle Peligna). “Non sappiamo in quale riunione tale tavolo di coordinamento abbia assunto questa determinazione – commentano – e riteniamo che, prima di affrontare una questione di merito, sarebbe utile che il centrosinistra si dia un metodo altrimenti il rischio è quello di fare la fine del pugile stretto all’angolo che annaspa e pensa di difendersi menando colpi all’aria: il KO è imminente”. I due chiedono ufficialmente una convocazione di un tavolo del centrosinistra unito e compatto per dare anzitutto un “metodo”, e per condividere “decisioni senza fughe”.
“Ribadiamo la nostra disponibilità al confronto con tutte le forze che si riconoscono nel coalizione che in Abruzzo ha sostenuto il prof. D’Amico – commentano – e riteniamo che alla base di ogni confronto debba esserci rispetto, riconoscimento reciproco e, quindi, pari dignità: senza questi elementi restano solo imbarazzi e tensioni”.
Una visione completamente diversa e opposta quella dei rappresentanti SI, soprattutto in merito alla crisi che ha portato alla fine anticipata dell’era Di Piero. “Parlare di personalismi – evidenziano – invece che di politica non aiuta ad affrontare i problemi, equivale a mettere la polvere sotto il tappeto e pensare che sia tutto in ordine”.
Sinistra Italiana, come ribadito da Giustizieri e Capaldo, da subito non è stata parte della maggioranza dell’amministrazione Di Piero.
“Le forze del centrosinistra devono partire da un’analisi severa – commentano -, volendo spietata, della situazione in cui versa la città di Ovidio e la Valle Peligna in generale altrimenti è un attimo entrare in una sceneggiatura fatta di rancori e superficialità di cui già si conosce la fine”.
Intervento indiscutibilmente esaustivo.
Ma chi è in grado di analisi politiche oggettive in un PD che da tre anni circa parla solo di guerre a chiunque osasse pretendere un confronto sulle cose da fare??
Sinistra Italiana ? Quelli con 0,5 % di voti ?
Dovrebbero essere gli elettori a poter decidere chi eleggere,quindi a loro la facoltà di poter scegliere anche i candidati e non a chi già sta trafficando per i bar di Sulmona per poter piazzare le sue pedine.
Sinistra italiana a Sulmona puntualmente fa una lista da 300 voti con 16 candidati, una media di circa 15 18 voti a candidato…. E si permette di mettere veti? Fate ridere. In pratica state facendo il gioco di Gerosolimo e del centrodestra! Finite di distruggere ciò che è rimasto di una coalizione che si sta ancora leccando le ferite