Lo spunto glielo dà l’enorme “materasso” in gomma piuma accatastato nel giardino sul lato di via Cornacchiola e che contiene gli scarti della demolizione fatta nella scuola l’estate scorsa e lì lasciati in attesa che i lavori di messa in sicurezza dell’edificio ripartano.

L’involontario “parco giochi” sembra destinato a rimanere sul posto ancora a lungo: i lavori di messa in sicurezza della scuola che dovevano concludersi prima a settembre e poi a gennaio, infatti, non sono nei fatti mai partiti. O meglio sono state eseguite solo le opere di demolizione, mentre quelle di costruzione sono ferme in attesa che il Genio civile rilasci l’autorizzazione sismica di un progetto che, partiti i lavori, il Comune si era “dimenticato” di presentare. Per gli studenti della Lombardo Radice, insomma, toccherà probabilmente trascorrere tutto l’anno scolastico nel capannone della ex Croce Rossa nella zona Pip dove, tra le altre cose, mancano alcuni spazi per la didattica come la palestra.

Bisognerà paziente poi anche per il parco giochi, quello vero, di via Togliatti che era stato demolito oltre due mesi fa con la promessa di riaprirlo rinnovato e attrezzato a metà novembre.
Durante il cantiere, infatti, ci si è accorti che mancava un tappeto sotto uno scivolo e che era necessario rifare il massetto alla base dell’intero parco giochi.
Così i lavori (da 50mila euro circa) si sono bloccati, in attesa che ci sia il clima adatto per fare la gittata. Si spera nella primavera, nel frattempo i ragazzi si arrangiano dove possono.
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