Villa Gioia: accordo non formalizzato, convalescenza all’Aquila

La Asl1 L’Aquila-Avezzano-Sulmona ha deciso di non formalizzare “almeno per il momento” l’accordo per Villa Gioia dove, secondo una prima ipotesi avanzata giorni fa, dovevano soggiornare le persone guarite dal Covid nel periodo di convalescenza, ovvero per la negativizzazione del virus. Ad annunciarlo la sindaca di Sulmona Annamaria Casini durante l’aggiornamento di poco fa sull’emergenza. Una “notizia non positiva” per il territorio, sottolinea la prima cittadina, presa dall’Azienda sanitaria per ottimizzare lo spazio già a disposizione presso l’hotel Cristallo all’Aquila.

“Non sono d’accordo con questa scelta – ha dichiarato il sindaco – perché ritengo che per i nostri pazienti, non appena finita la fase di malattia, quella di isolamento andava fatta all’interno della rete sanitaria e familiare locale. Spero che l’Azienda possa modificare la sua scelta tanto più che da un punto di vista di oneri e della gestione locale in qualche modo l’Azienda ha un ruolo secondario”.

Non ne sapeva niente Sante Ventresca che per sistemare la struttura di Villa Gioia e renderla fruibile ha speso circa 5mila euro. Ventresca, responsabile dell’Aias Sulmona, stava aspettando la sottoscrizione del contratto che avrebbe reso all’associazione 250 euro al giorno per 10 stanze quindi circa 15 mila euro per due mesi.

Nel frattempo Sulmona registra il secondo giorno di tregua in termini di contagio Covid, mentre l’amministrazione attende dalla Asl ancora la relazione complessiva sulla situazione del San Raffaele. Il sindaco, inoltre, è tornato a battere sulla necessità di rimanere a casa, e quindi di rispettare le prescrizioni necessarie ad arginare il contagio, ricordando come un cambio alla Ztl non sia possibile proprio per disincentivare la circolazione di persone.

Simona Pace

1 Commento su "Villa Gioia: accordo non formalizzato, convalescenza all’Aquila"

  1. Tutto chiaro…..cosi all’Hotel Cristallo si abbottano di soldi fino alle narici ….quelli dei pazienti aquilani in convalescenza + quelli della valle peligna….lasciare i soldi x i pazienti della valle peligna in convalescenza nella nostra valle era peccato contro l’Umanita’.
    Il povero e’ povero e tale deve restare….non aggiungo altro per non farmi censurare dalla redazione.

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