Volo non autorizzato nel Parco, scattano le multe

Vietato volare sui cieli del Parco, anche con i droni. Sono stati identificati e sanzionati dalle guardie del Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, a seguito di un’indagine condotta dal servizio sorveglianza dell’ente, due “piloti” improvvisati che nei giorni scorsi avevano deciso di fare delle riprese dall’alto dell’area protetta.

I due avevano con loro, tra l’altro, anche un cane senza guinzaglio, violando così anche il regolamento che stabilisce che i cani possono essere portati all’interno delle aree protette solo su sentieri ben precisi e rigorosamente sempre al guinzaglio.

Le immagini sono state girate nei pressi del Rifugio Di Iorio – Monte delle Vitelle – a cavallo tra i Comuni di Pescasseroli e Villavallelonga, una delle zone più delicate del Parco.

Nel video insieme agli autori era presente anche un cane che scorrazzava libero e indisturbato in mezzo al paesaggio innevato e che con tutta probabilità era stato portato lassù senza guinzaglio né museruola. “Tale situazione, probabilmente ‘normale’ per molte persone, costituisce in realtà una grave violazione alle norme in materia di Accessibilità e Fruizione del Parco – scrive il Pnalm -. Per motivi di tutela e conservazione, su parte dei sentieri del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise è categoricamente vietato l’accesso con cane al seguito. Sempre per motivi di tutela e conservazione, l’utilizzo del drone all’interno del Parco, senza preventiva autorizzazione dell’Ente, è vietato ai sensi della legge 394/1991. Queste regole sono state stabilite sulla base di evidenze scientifiche sul disturbo alla fauna e sul potenziale danno che tali attività possono arrecare agli ecosistemi”.

9 Commenti su "Volo non autorizzato nel Parco, scattano le multe"

  1. Mi chiamo Antonio | 1 Febbraio 2022 at 07:32 | Rispondi

    … per la miseria che “ gravissima” violazione delle Leggi Italiane e, in particolare, del famigerato art. 11 della legge quadro sulle aree protette… ma come si sono permessi di far volare un drone sul monte delle vitelle e portarsi dietro anche un cane senza museruola e senza guinzaglio, documentando una piacevole e innocente passeggiata, così da minare i delicatissimi equilibri degli ecosistemi dell’area protetta… dategli almeno una decina d’anni di carcere…
    Vivissimi complimenti agli zelanti scopritori del gravissimo misfatto, per la complessa e delicata indagine eseguita nel rintracciare sui social gli autori del “ delittuoso “ gesto… e per averne dato conoscenza “ Urbi et orbi” , anche tramite la redazione del Germe…
    speriamo che l’Ente gestore del Parco abbia fatto esplicita richiesta a ENAC, per far valere il divieto di sorvolo, tramite la compilazione di un apposito modulo i cui requisiti sono elencati nella circolare ATM-03C, altrimenti in caso di RICORSO un giudice che annulla il tutto i due “ malfattori” lo possono sempre trovare…

  2. Oggi non si ha più l umanità per niente!non si sta bene neanche in alta montagna.oggi senza autorizzazione non puoi neanche respirare.ma dove andremo a finire?

  3. O frekete….

  4. Non bisogna arrivare nel Parco, per ammirare Voli Non Autorizzati che Violano i Regolamenti, c’è chi spesso li fa sulla e nella città di Sulmona.

  5. Spetta.le Redazione de Il Germe ma perche’ non avviate una Campagna di sensibilizzazione per i cani e i loro padroni che scorrazzano in lungo e largo per la Nostra Magnifica Citta’ trasformandola in un Caca…o a cielo aperto? Comunque nell’Area Parco c’e’ chi può e chi no a buon intenditore….

  6. …resta il fatto che i ” dronisti” potevano conoscere anche se il parco avesse richiesto ” la riserva di spazio aereo” ..come recita la circolare ATM 03…

  7. Io questo continuo discutere le regole e le relative sanzioni lo trovo veramente intollerabile. C’é sempre qualcosa di più grave, c’é sempre un problema più grande. Ormai il concetto di legalità viene piegato alle proprie esigenze e ai propri interessi, senza capire che il rispetto delle regole é cosa che tutela tutti. Perché quando Sulmona sarà invasa da personaggetti emigrati dalla campania, bossetti che in un contesto del genere ci sguazzano, poi mi immagino tutti a dire che lo Stato non c’é. Lo Stato siamo noi, lo Stato é il modo in cui noi lo viviamo. Non si può pisciare sulla legalità senza essere pronti ad accettare il fat west. Ma in questo caso bisogna anche capire che mentre il Sulmontino medio si sente Che Guevara se contrasta a parole il green pass, i divieti di droni e di cani senza museruole, ci sono altri che non si faranno scrupolo a puntare una pistola in faccia ai vostri figli per farsi pagare il pizzo, o semplicemente per dimostrare chi comanda al posto dello Stato.
    Ormai i commenti qui su Il Germe sono tutti di questo tenore: 1) le regole sono stupide e chi le segue é una pecora; 2) servono incentivi di decine, se non centinaia, di milioni per risollevare questa terra e ce lo devono perché sennò i politici sono degli sporchi bastardi.

  8. Nelle carte AIP dell’ENAV compare il perimetro del Parco ===> AREA PROTETTA SEGNALATA

  9. Il parco è zona rossa su d-flight e non c’è nulla di strano che il dronista sia stato multato. Piuttosto è strano (se quanto riportato nell’articolo è fedele a quanto è davvero accaduto) che la forestale abbia totalmente cannato la norma da applicare e la sanzione, ma forse è fin meglio…

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