
Sulmona si deve lanciare immediatamente alla rincorsa delle opportunità economiche offerte dalla Zona Zes. A rimarcarlo è la consigliera comunale Teresa Nannarone, che ha spinto il sindaco sulmonese, Gianfranco Di Piero, ad attivare al più presto un iter per arrivare alla firma del protocollo Istituzionale del Comune di Sulmona e Zona Zes.
La Zes è uno strumento, previsto nel Decreto Mezzogiorno del 2017 e ora in via di attuazione, in grado di favorire il rilancio economico delle aree interessate. Nel solo Pnrr sono previsti 63 milioni stanziati per la Zes in Abruzzo. Anche perché il ministro Carfagna riconobbe per la regione il ruolo di progetto pilota per le Zone Economiche Speciali.
“Poiché anche Sulmona è tra i Comuni inclusi – spiega la Nannarone -, è opportuno che quanto prima si avvii la procedura per cogliere, al pari di altri Comuni e territori, questa imperdibile opportunità.
In Abruzzo sono rientrate nella Zona Zes la Marsica, la zona Sangro Aventino, Vasto, Ortona e parte del pescarese. I benefici arrivati sono sotto gli occhi di tutti: su tutti il completamento e il potenziamento dell’infrastruttura ferroviaria Fossacesia- Val di Sangro e della piastra logistica di Saletti ad Atessa. Il costo dell’opera è costato 24 milioni di euro, consentendo al sistema produttivo della Val di Sangro di essere sempre più competitivo.
Si aggiungono il collegamento dell’ultimo miglio ferroviario al porto di Ortona; la banchina di Levante del porto di Vasto; il collegamento stradale fra il casello autostradale di Ortona e la Statale 16 e la rotatoria lungo la statale 16 nel nucleo industriale di Vasto, di cui è già stato inaugurato ed aperto il cantiere. A rimarcare il rilievo che l’Abruzzo ha avuto dall’introduzione della Zes è stato Marco Marsilio, che lo scorso gennaio parlava di ben 138 manifestazioni d’interesse arrivata al commissario, Mauro Miccio, per le aree abruzzesi comprese nella Zona economica speciale.
“Sulmona non può restare indietro – conclude la Nannarone – Nuovi insediamenti, occupazione e ripresa delle attività produttive già in essere: questi i temi “veri” su cui concentrarsi e lavorare e che personalmente ho sempre ritenuto e ribadito dover essere il centro della nostra azione politica tanto da proporre un apposito emendamento al programma di mandato denominato “Patto per il lavoro”. Non possiamo perdere altro tempo, sono certa che il Sindaco si attiverà. Perdere questa opportunità sarebbe davvero un errore imperdonabile.
Non è la prima volta!!@
Concordo… come al solito
Finalmente qualcuna che parla di lavoro e di opportunità da cogliere per un territorio devastato da disoccupazione e povertà come il nostro.
… concordo… più agisce e parla da “ battitrice libera” senza vincoli di appartenenza… e più guadagna in simpatia e credibilità…
Dalla risposta del sindaco più di una che parla di lavoro e di opportunità ha fatto la figura di quella che parla senza sapere di cosa parla
W la Nannarone, donna con gli attributi a cui va dato il merito di avere la schiena dritta e di essere una persona pulita e di valore…..ma W anche i 5 stelle che alla fine della musica vengono dal basso e sono mossi da bontà di animo.
Lavorate insieme e non divivdetevi specie in questi periodi di pochezza politica avvalorata solo da una becera propaganda .
saluti dal popolo
Ma fino ad adesso che avete fatto? Siete stati a guardare o non vi siete accorti neanche che esisteva?
Occasioni da non perdere
SVEGLIATEVI!!!
valle di lacrime, pianto amaro, dobbiamo ascoltare persone che di economia aziendale e di economia in generale non so cosa ne sappiano….per carità.
… “ il completamento e il potenziamento dell’infrastruttura ferroviaria Fossacesia- Val di Sangro e della piastra logistica di Saletti ad Atessa. Il costo dell’opera è costato 24 milioni di euro, consentendo al sistema produttivo della Val di Sangro di essere sempre più competitivo.
Si aggiungono il collegamento dell’ultimo miglio ferroviario al porto di Ortona; la banchina di Levante del porto di Vasto; il collegamento stradale fra il casello autostradale di Ortona e la Statale 16 e la rotatoria lungo la statale 16 nel nucleo industriale di Vasto, di cui è già stato inaugurato ed aperto il cantiere. A rimarcare il rilievo che l’Abruzzo ha avuto dall’introduzione della Zes è stato Marco Marsilio…”
Forse l’occasione l’abbiamo persa già… a leggere le opere che “ gli altri” hanno a tempo debito realizzato, tutte mirate a potenziare il sistema infrastrutturale per potenziare e favorire ulteriormente lo sviluppo industriale e commerciale di quei territori… che, per chi li frequenta, è evidente ed in costante crescita. Ultima ad insediarsi, il grande centro logistico Amazon con più di mille posti di lavoro in tre anni.
“Una provincia, quella di Chieti, che si attesa insieme alla città di San Salvo e al territorio vastese, come territorio trainante per l’intera regione. Una provincia competitiva, che attrae imprese e dà risposte dal punto di vista delle infrastrutture”.
Mentre qui, da noi, si continuano a chiedere e sperperare milioni e milioni di euro per opere inutili…e la desertificazione continua inesorabile… una “Valle di lacrime “ fatta diventare tale a partire dagli anni ‘90, da gentaglia senza arte né parte se non quella dell’arricchimento personale e famigliare.
Con il fattivo contributo di una popolazione anestetizzata dalle chiacchiere e promesse ideologiche, propinategli da improvvisati e inetti mestieranti della politica di ogni colore e sedicenti definizioni.
Donna commissiva
“ultimo miglio ferroviario al porto di Ortona; la banchina di Levante del porto di Vasto; il collegamento stradale fra il casello autostradale di Ortona e la Statale 16, la rotatoria lungo la statale 16..” e chi più ne ha più ne metta!
E NEL FRATTEMPO L’AQUILA, la città più rappresentativa e più rinomata dell’intero Abruzzo (non per niente il suo nome storico era, prima del Fascismo, “L’Aquila degli Abruzzi”), il cuore pulsante dell’Abruzzo .. LANGUE! Sì: L’AQUILA LANGUE dimenticata da tutti!
In questa assurda regione si ha l’assurda pretesa di riavviare un veicolo in panne dimenticandosi di sistemare il motore, come se bastasse mettere a posto i fanalini per avere un veicolo ruggente, pronto alla traversata del deserto!
Peligni e Marsicani anziché cercare briciole di visibilità per il loro territorio dovrebbero anch’essi inca**arsi per le tante opere regionali rimaste incompiute!
Per esempio, quando si aprirà all’aviazione civile l’aeroporto di Preturo (piaccia o meno ai Pescaresi)? C’è un intera regione che lo aspetta.. ma la Nannarone si esalta per la rotonda di Vasto! E dell’Alta Velocità all’Aquila che ci dicono quei geni che in Regione si stanno sollazzando col P.N.R.R.?
Povera Italia, povero Abruzzo! È come se in una clinica di quarto ordine (tale è oramai l’Abruzzo) operasse un cardiologo che si occupasse di rifare le unghie all’infartuato!
A volte leggendo determinati articoli si ha l’ impressione divenuta ormai certezza che si voglia osannare qualcuno per cose talmente ovvie e che in altri comuni hanno avviato con i risultati che stanno sotto gli occhi di tutti. Poi mi chiedo ma all’ interno di questa amministrazione tra di voi vi parlate oppure aspettate per essere osannati. La figura del sindaco sembra aver perso il suo ruolo.
Da ottobre 2021 solo a marzo 2023 ci si ricorda della zes??? Chiedo
Diffido molto di quei “politici” che proclamano, con palese sicumera, cio’ che si dovrebbe fare per risolvere i problemi della collettività che amministrano.
Perché non è questo il loro compito, bensì quello di risolvere i problemi della loro comunità attraverso la realizzazione di progetti specifici.
Leggendo la nota inviata al Sindaco dalla consigliera Nannarone, a proposito della Zes, mi è tornato in mente un simpatico episodio avvenuto nella sede del PCI tanti e tanti anni fa.
Nel corso dei lavori di un direttivo della locale sezione del PCI, il prof. Carlo Autiero, comunista a tutto campo, politico intelligente e accorto, dopo aver pazientemente ascoltato tutti gli intervenuti, volle esprimere il suo punto di vista e cominciò col dire che il nodo di tutte le problematiche, così come esposte da chi lo aveva preceduto, consisteva nel come essi coniugavano il verbo fare: “savessa fa, sarebb buone che se facess, avete afa etc…”
Ne seguì una lection magistralis sui compiti che spettano a chi opera in politica. In sintesi: bando alle chiacchiere e molto spazio alle idee, ai progetti e al modo di realizzarli, questo è quello che la gente si aspetta.
Mi sono ricordato di questo aneddoto perché tutto il contenuto della lettera della consigliera Nannarone non solo è stracolmo di espressioni scontate ma, sopratutto, mostra che la consigliera non ha studiato abbastanza. Infatti, ha mostrato di non conoscere affatto le opportunità, le facilitazioni e soprattutto le condizioni operative di contesto che sono richieste per ottenere i benefici della Zes che, purtroppo, nel nostro territorio sono assenti o molto deboli.
A meno che non si abbia la capacità di proporre un progetto che abbia originalità e un forte impatto sull’economia della nostra area.
Insomma come auspicava “Carluccio Autiero” la consigliera dimostri che ha uno straccio di idea, la presenti al Sindaco e al Consiglio Comunale, lotti con tutte le forze per ottenerne il finanziamento e operi perché lo si porti a termine.
Non è difficile, ma forse per chi è capace solo di parlare è un bel problema.
Se poi mi si fa una “domanda di accesso agli atti” (in giro c’è una specialista) potrei dare qualche buon suggerimento.