“100 Innovation Stories: Abruzzo”, tra natura e impresa

Una analisi del sistema produttivo abruzzese e il racconto di cento storie d’impresa. E’ questo “100 Innovation Stories: Abruzzo”, il rapporto promosso dalle Fondazioni Symbola e Hubruzzo. Questo il contesto in cui l’Abruzzo è si natura e paesaggi naturali, ma anche innovazione e impresa in una mappatura che evidenzia le sue qualità partendo da un campo d’indagine di 3mila imprese.

“L’analisi triennale delle performance economiche e finanziarie è stata affiancata da un’analisi qualitativa, che ha permesso di raccogliere pareri da esperti autorevoli, nei vari settori presi in esame – si spiega nella nota -. Le interviste qualitative sono state utili ad affiancare gli aspetti evidenziati dai bilanci, con considerazioni di ordine reputazionale, ambientale e sociale. Ugualmente, ci hanno permesso di rilevare alcune realtà di piccola dimensione che non sarebbero emerse dai soli numeri. Varietà settoriale, varietà dimensionale di azienda e distribuzione territoriale sono, infine, altri tre criteri tenuti in considerazione per la selezione delle storie raccontate in questo report”.

In questo senso l’indagine posiziona la lente su un sistema variegato “con un prodotto interno lordo di oltre 30 mld di euro è: settimo in Italia per specializzazione industriale , settimo per incidenza delle esportazioni sul PIL (8,7 mld di cui circa il 50% legato al settore automotive), sesto per surplus commerciale e secondo per valore di interscambio (ogni 100 euro importati se ne esportano più di 200) , un sistema che presenta uno dei più alti tassi di diversità produttiva in Italia (721 categorie di attività presenti sul territorio su 800)”.


“I numeri e le 100 storie di innovazione raccolte da questa indagine – commenta Ermete Realacci presidente di Symbola – Fondazione per le qualità italiane descrivono un’economia regionale estremamente diversificata e una geografia produttiva di qualità aderente alla migliore tradizione del made in Italy, capace di innovarsi puntando su capitale umano, bellezza e sostenibilità. Una grande storia imprenditoriale spesso sconosciuta. Che si incrocia e si rafforza con la ricchezza di storia, natura e cultura di un territorio che ha il maggior numero di parchi nazionali e l’82% di piccoli comuni che amministrano il 70% del territorio nel quale si producono tutte le DOP e le IGP. Cultura, creatività e bellezza sono la chiave di volta di molti settori produttivi di un’Italia che fa l’Italia e consolidano la missione del nostro Paese orientata alla qualità e all’innovazione: un soft power che attraversa prodotti e territori e rappresenta un prezioso biglietto da visita”.


“Con la ricerca e le altre attività in corso d’opera la Fondazione Hubruzzo – afferma Sergio Galbiati presidente di Hubruzzo – Fondazione Industria Responsabile – propone un altro modo di osservare la realtà, ovvero narrando ciò che funziona e attraverso questa lente individua le prospettive del nostro Abruzzo. Presentiamo la Regione da una nuova prospettiva: inaspettata, concreta e decisamente contemporanea. Attraverso la ricerca sulle eccellenze industriali, proponiamo un’identità della regione che coniuga la rappresentazione storica di regione dei parchi con quella di una regione dai grandi primati industriali. Una regione che sa conservare, una regione che sa fare”.

Importante primato è legato alla filiera dell’elettronica, per cui la regione è prima in Italia in termini di specializzazione regionale. Una filiera che ha una forte centralità nella provincia de L’Aquila che si candida oggi a diventare un polo nazionale ed internazionale di innovazione e ricerca sulle nuove tecnologie, a partire dalla sperimentazione del 5G e dei progetti incentrati sui principi di Smart City.

L’automotive per cui l’Abruzzo è tra le regioni più specializzate con i suoi 30mila addetti. La farmaceutica (1,2mila addetti), “un fiore all’occhiello industriale della regione, soprattutto grazie ad un’alta propensione alla ricerca, alla produttività e alla competitività: negli ultimi dieci anni il settore è cresciuto in termini di esportazioni del 140% (con il primo segno meno nel 2018 -11%)”. L’industria del pannolino con circa 3000 dipendenti e un giro d’affari di circa 2.5 Mld; l’agroalimentare, quinto settore in termini di occupazione e patria di numerosi e pregiati pastifici, e il vino con l’Abruzzo quinta in produzione.

E la moda, ancora quinta per numero di addetti della filiera e terza se consideriamo le imprese, un sistema che produce beni per i principali marchi internazionali dell’abbigliamento. Il design, i poli universitari e ricerca.

Una regione dalle tante sfaccettature, almeno cento.

S. P.

Commenta per primo! "“100 Innovation Stories: Abruzzo”, tra natura e impresa"

Lascia un commento

Il tuo indirizzo mail non verrà mostrato.


*