Ricorsi e accessi agli atti nella giungla del verde pubblico: nominata la commissione per assumere i giardinieri

Qualcosa si muove, seppur con ritardi epocali e tempi biblici, per la cura del verde pubblico. Oggi, infatti, è stata nominata la commissione giudicatrice per l’assunzione di due giardinieri da parte del Comune di Sulmona composta dal presidente Franco Raulli, dai due componenti Patrizia Presutti e Maurizio Paolini, e dal segretario Daniele Di Giallonardo.

Tempi, come già scritto, lunghissimi se si pensa che l’assunzione, in teoria, doveva avvenire già durante l’Amministrazione Casini. La vecchia giunta, infatti, emanò un bando già la scorsa estate per individuare due nuovi giardinieri. Alla selezione, però, non ci fu troppo affollamento, anche perché tra i requisiti era previsto un inquadramento di tipo “B” secondo il sistema di classificazione professionale. Ciò portava il Comune a richiedere delle conoscenze specialistiche e un attestato di formazione professionale riconosciuto. Ergo, tutti scarti poiché nessuna delle 6 domande pervenute aveva le carte in regola.

Titoli evidentemente eccessivi, tanto da dover far emanare un ulteriore bando dal nuovo sindaco sulmonese Di Piero. Per accedere alla prova concorsuale, in questo caso, erano richiesti due profili di tipo “A” ai quali bastava aver fatto le scuole dell’obbligo, essere fisicamente in grado di svolgere i compiti assegnati e di avere la qualifica di addetto alla manutenzione del verde per poter inoltrare la domanda.

Dato così il via alla procedura concorsuale, e pubblicata la graduatoria, sono state inoltrate due istanze di riesame del punteggio da parte di altrettanti candidati rimasti esclusi da detta graduatoria. La palla a quel punto è passata al Centro per l’Impiego, il quale non avendo ricevuto entro 10 giorni dai controinteressati una motivata opposizione, anche per via telematica, alla richiesta di accesso agli atti, ha dato corso ai successivi atti di competenza. Una procedura, questa, che ha ritardato la nomina della commissione e, come il gioco del domino, l’assunzione di due giardinieri che oggi, con l’estate alle porte, non hanno ancora la cesoia tra le mani.