Ospedale bocciato, Scoccia: “La ricreazione è finita”

La “ricreazione è finita” dice la consigliera regionale Marianna Scoccia all’indomani della notizia con cui il Tavolo di monitoraggio per il DM 70, ha bocciato ancora una volta il piano di riordino della rete ospedaliera e ribadito i parametri sub standard del Punto nascita di Sulmona.

“Questa annunciata bocciatura sottolinea in maniera ancora più evidente, qualora ce ne fosse bisogno, la superficialità con cui L’assessore Verì ha affrontato un tema così importante per gli Abruzzesi – scrive la Scoccia -. Ricordo ancora, inoltre, altisonanti annunci di chi, durante la campagna elettorale, non conoscendo le linee guida ministeriali, parlava di declassamento ed assoluta priorità di un ospedale di primo livello a Sulmona, purtroppo per loro e per i tanti che credevano in quelle parole la realtà è un’altra. Ora la più facile giustificazione sarà dare la colpa al governo centrale dove, ahimè, ci sono loro stessi”.

La bocciatura del Tavolo, o meglio le osservazioni, non faranno però cambiare idea, così dice Mauro Febbo, alla giunta Marsilio che ha annunciato di portare presto in consiglio l’approvazione del Piano di riordino della sanità e la nuova rete ospedaliera, promessa che in verità venne fatta anche lo scorso anno, quando Marsilio, proprio a Sulmona, annunciò il voto per settembre (2021). Un braccio di ferro che vede al momento bloccate le assunzioni e di conseguenza che rende instabile e carente il servizio sanitario, specie nella provincia dell’Aquila. Il Tavolo ha contestato l’assenza di Dea di secondo livello a favore di quattro primi livelli (i capoluoghi di provincia) che però svolgono funzioni, spesso doppioni, di secondo livello. Così come ha evidenziato la presenza di troppi reparti in ospedali che vengono classificati di primo livello, tra cui Sulmona.