Accorpare la Provincia di Isernia con l’Abruzzo: in Molise raccolta firme per il referendum

Cinquemila firme per chiedere il referendum per far annettere la Provincia di Isernia all’Abruzzo e, a cascata, anche quella di Campobasso. La missione è iniziata nella giornata di ieri, con la presentazione della proposta di raccolta firme presentata da un Comitato promotore costituitosi nel capoluogo isernino. Gli interessi dietro alla scelta dell’accorpamento della provincia isernina con l’Abruzzo sono legati all’assenza di servizi con cui fanno i conti gli abitanti molisani. A spiegarlo è il presidente del Comitato, Antonio Bucci, che parla di uno spopolamento inarrestabile.

“I cittadini, in Molise – spiega Bucci-, non hanno più un servizio sanitario efficiente, dei collegamenti infrastrutturali al passo con i tempi, hanno difficoltà in ogni servizio erogato e pagano tasse altissime. Ciò produce l’inarrestabile spopolamento”.

La legge di accorpamento non è di natura costituzionale, bensì ordinaria. Serve, però, un referendum indetto dall’ente locale intenzionato a “fondersi” con un altro. Per questo motivo il Comitato ha indetto una sorta di petizione popolare per richiedere il referendum. Basteranno 5.000 firme, come prevede lo statuto della Provincia di Isernia. Dovesse andare in porto la richiesta, e il successivo accorpamento per via referendaria, la Provincia di Campobasso non avrebbe più modo di esistere, e con essa la Regione Molise. A quel punto si procederà con una legge di natura costituzionale per eliminare la regione Molise.

Accorpare l’Abruzzo e il Molise significherebbe fare un salto geografico indietro di oltre sessant’anni. La regione, prevista dall’articolo 131 della Costituzione della Repubblica Italiana nella sua stesura originale, venne abolita, prima ancora della sua entrata in funzione, dalla legge costituzionale n. 3 del 1963. Questo è stato nella storia della Repubblica Italiana l’unico caso di formazione di due nuove regioni per distacco da un’unica regione.