Asfalto per il Giro, gli eletti del “referente”. Interpellanza di Fedele

Solo 13 Comuni su 34 e 2 Province su 4 hanno potuto usufruire dei fondi regionali per la sistemazione delle strade in occasione del passaggio del Giro d’Italia.

Un giallo in Rosa, quello che vede la Regione impegnarsi per quasi 1,7 milioni di euro al fine di cofinanziare le spese di asfalto sostenute dagli enti locali.

Un Rosa che diventa ancor più giallo nel leggere la delibera, datata 5 aprile scorso, con cui la giunta Marsilio ha deciso la distribuzione avvalendosi di un non meglio specificato “referente politico preposto alla materia” che, sostanzialmente, avrebbe deciso a chi il Dipartimento Infrastrutture e Trasporti, avrebbe assegnato i fondi a disposizione.

C’è chi, tra i Comuni, avrebbe presentato domanda già da ottobre dello scorso anno e chi, come San Giovanni Teatino, appena due giorni prima che la giunta facesse la delibera. Uno scatto in volata, insomma, che il “referente politico preposto alla materia” deve aver sostenuto con impegno, mentre gran parte dei Comuni interessati erano del tutto ignari del finanziamento.

Un giallo in Rosa che ora il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Giorgio Fedele, ha chiesto di chiarire, presentando ieri un’interpellanza nella quale chiede di sapere quando e dove è stato pubblicato l’eventuale avviso per la richiesta dei fondi, di rettificare la delibera in questione perché siano riconosciuti a tutti, a seconda del loro coinvolgimento, una parte delle spese sostenute e, soprattutto, di conoscere l’identità di questa originale figura tra l’istituzionale e il politico che avrebbe fatto da referente “al fine di permettere a ciascun consigliere – scrive il pentastellato –, nell’ambito dello svolgimento delle proprie funzioni istituzionali, di poter dialogare con codesta figura organizzativa”.

Nell’elenco dei fortunati presi in considerazione dal “referente” e dalla giunta ci sono Pineto (45mila euro), Ortona (128.400 euro), la Provincia di Chieti (350mila euro), Francavilla al Mare (106.883,62 euro), Montesilvano (236.376,73 euro), Roseto degli Abruzzi (112.500 euro), Chieti (46.500 euro), Torino di Sangro (22.500 euro), Vasto (69mila euro), Nereto (90mila euro), Pescara (160mila euro), San Salvo (90mila euro), Castel di Sangro (35mila euro, unica città della provincia dell’Aquila), Provincia di Teramo (147.312 euro) e San Giovanni Teatino (54.900 euro).

9 Commenti su "Asfalto per il Giro, gli eletti del “referente”. Interpellanza di Fedele"

  1. Bella Sulmona | 10 Maggio 2023 at 07:34 | Rispondi

    Come al solito Sulmona fuori dai giochi..forse è ora che ci svegliamo un pò perchè se Sulmona langue la colpa è anche nostra

  2. Sarebbe interessante conoscere, i comuni beneficiati dal “referente politico”, a quale schieramento politico appartengano.

  3. La cosa che dovrebbe fare scandalo e dovrebbe far arrabbiare i locali non è che alcuni comuni sono riusciti ad accaparrarsi un po’ di briciole ed altri no..
    BENSÌ CHE
    si siano predisposti dei “fondi regionali per la sistemazione delle strade in OCCASIONE DEL PASSAGGIO DEL GIRO D’ITALIA” (testuali parole de “Il Germe”).
    La Regione Abruzzo (e altrettanto province e comuni) devono trovare i fondi per la manutenzione delle strade NON PERCHÉ su di esse vi deve passare una competizione ciclistica. MA PERCHÉ su di esse vi devono passare i cittadini coi loro mezzi (biciclette, automobili o altro che sia!).
    Da chiedersi: sono state rifatte giusto le strade attraversate dal Giro d’Italia oppure, già che c’erano, anche qualche altra strada laterale?
    Il Giro d’Italia che passa da Sulmona fa parte della “Festa”, nell’accezione “Festa, Farina e Forca” di borbonica memoria, utile a soggiogare il popolino silenzioso. Oppure, se preferite, il “panem et circenses” dei latini.

  4. Panem et circenses | 10 Maggio 2023 at 09:08 | Rispondi

    Signor Mingaver, stavolta sono d’accordo con lei. Mentre i dati sensibili di tanti abruzzesi sono nelle mani degli hacker, la sanità pubblica è al collasso, i giovani fuggono perché non c’è lavoro, le città si svuotano, e soprattutto, mentre il treno epocale del Pnrr sta passando senza fermarsi in queste desolate terre, siamo tutti felici, ad applaudire il giro che passa.

  5. In realtà è anche peggio. Leggevo che i primi 10 GB di dati sensibili, sono già stati resi pubblici nel Dark Web. La cybergang è passata dalle minacce ai fatti. Gravissimo e pericoloso.

  6. vabbè gli aquilani non si lamentassero …

    • Non capisco che significa il commento “vabbè gli aquilani non si lamentassero..”.
      Comunque, per come sono fatti, quella è gente tosta: abituati a tirare la carretta e non lamentarsi mai, nonostante le angherie e le avversità che hanno subito nei secoli. Anzi: magari temprati proprio da quelle!

      • Comunque questi suoi inaspettati buchi di capacità interpretativa, unitamente a un non correlato commento lasciano increduli e perplessi.

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