Otto concorsi per titoli ed esami banditi dalla Asl1 “de iure” pubblici ma “de facto” riservati ai dipendenti delle cooperative. Un volo pindarico fatto dalla Azienda sanitaria della Provincia dell’Aquila, che ha preferito bandire le procedure concorsuali per i soli dipendenti delle cooperative in forza di un contratto di appalto. Nessun numero limitato in favore dei soggetti indicati, ma una vera e propria strada privata per poter essere assunti.
Eppure la Asl, come denuncia Conaratos (Comitato nazionale di rappresentanza e tutela operatori sanitari) avrebbe potuto procedere seguendo le indicazioni previste dalla legge, bandendo un concorso con riserva di un numero di posti in favore dei soggetti indicati.
In totale sono messi a bando ben 75 posti a tempo indeterminato, di cui 3 come TNPEE, 3 come terapista occupazionale, 11 come tecnico della riabilitazione psichiatrica, 4 come fisioterapista, 5 come educatore professionale, 6 come assistente sociale, 39 come infermiere e 5 come unità di dirigente psicologo. Una scelta che scontenta sia chi a questi concorsi non potrà partecipare, sia i soggetti che lavorano per le cooperative indicate nel bando, in quanto sarebbero potuti essere internalizzati dalla stessa Asl senza passare per la procedura concorsuale.
“Si invita codesta ASL ad auto annullare tutti i concorsi di cui trattasi – scrive il presidente di Conaratos, Antonio Santilli -, facendo fin da ora presente che questo Comitato si riserva di assumere, quale soggetto portatore di interessi diffusi, ogni iniziativa di tutela degli operatori sanitari esclusi da dette procedure concorsuali (nonché degli stessi partecipanti che avessero a subirne le conseguenze) e di accertamento delle responsabilità di varia natura connesse alla nullità di diritto delle stesse”.
Giustissimo annullare. Concorso pubblico se si superano le prove si verifica il punteggio più punteggio titoli .