Azzannati sotto casa, tra minacce e sangue riesplode il caso pitbull

Due persone sono state aggredite l’altro giorno in via L’Aquila a Sulmona da due cani pitbull padronali senza guinzaglio e senza museruola. Cani morsicatori, come si dice in gergo, già conosciuti alla magistratura per essere stati posti sotto sequestro lo scorso anno, quando ridussero malissimo un cinquantenne che entrò (non furtivamente) nella proprietà dei loro padroni.
Delle due vittime, un ventiquattrenne e un quarantottenne, ad avere la peggio è stato quest’ultimo che non è riuscito ad evitare l’assalto dei cani che lo hanno azzannato alla gamba e sulle natiche. Il ventiquattrenne, invece, è riuscito ad evitare il peggio, perché aveva in mano dei rotoli di carta igienica che hanno distratto e impegnato gli animali.
Al quarantottenne che era andato a far visita ad un’amica (madre del più giovane) sono stati applicati all’ospedale di Sulmona, dove è stato costretto a recarsi sanguinante, diversi punti di sutura.
Un ennesimo episodio di aggressione da parte di questi cani, che ha spinto i residenti delle palazzine Ater di via L’Aquila a promuovere una raccolta di firme per un esposto, gesto che non è piaciuto alla padrona degli animali che, raggiunto e fermato i promotori della petizione, li avrebbe minacciati di morte.


“Se mi portano via i cani vi sparo” avrebbe detto la proprietaria dei cani alla donna che stava raccogliendo le firme, preoccupata delle conseguenze che un attacco potrebbe avere sul figlio disabile. “Sono cani aggressivi e pericolosi – spiega la donna – che vengono lasciati liberi in una zona comune condominiale che, nei fatti, è stata resa inaccessibile”.
La donna ha presentato una denuncia-querela per minacce aggravate ai carabinieri ieri stesso: “Mi devo premunire da eventuali ritorsioni”.

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