La Asl riduce le perdite di ben 7 milioni e mezzo di euro recuperando più di 300 mila euro rispetto agli obiettivi richiesti dalla Regione. L’azienda sanitaria compara il dato tra l’esercizio 2016 e quello del 2017, appena chiuso. Conti che quadrano “assicurando i Lea” afferma il manager Tordera che ringrazia il sostegno della Regione nella programmazione. Un risultato che però stride un pò con un problema ancora presente, lo stato di preoccupazione degli operatori sanitari, la questione del sotto organico del personale, i turni massacranti, gli stipendi, sollevata più volte dalla Fp Cgil.
Tornando al bilancio Tordera sottolinea “Abbiamo ridotto i costi dei beni e servizi acquistati dall’azienda tramite la revisione di numerosi contratti con le imprese. Nel 2018 saremo concentratissimi nel taglio della spesa farmaceutica” e si prevedono importanti risultati anche per il 2018. Passiamo ai numeri: lo scorso anno la Asl ha chiuso il bilancio del 2017 con una perdita di 13 milioni 991.605 euro a fronte di un passivo che nel 2016 era stato di 21 milioni 599.000 euro. Dal confronto delle due annualità di esercizio emerge che le perdite sono state ridotte di 7 milioni 608.000, un risultato persino migliore di quello atteso dalla Regione, fissato in 7 milioni 300mila. Ciò è dovuto al fatto che lo scorso anno la Asl è riuscita a ridurre il passivo in misura (sia pure di poco) superiore al 33,8% del debito del 2016, così come fissato dalle percentuali della regione.
Conti che tornano dunque, assicurando “l’efficienza dei servizi nonché l’efficacia dell’azione amministrativa”. Tra le misure correttive introdotte c’è quella della riduzione dei costi negli acquisti di beni e servizi della Asl, ottenuta grazie alla revisione di numerosi contratti con le imprese interessate
“Proseguiremo con la linea di gestione adottata per cogliere risultati importanti anche per il 2018 durante il quale saremo concentratissimi nella riduzione della spesa farmaceutica”. Tordera conclude “metteremo le esigenze sia degli ospedali sia del territorio”.
bene,ad annunci sono bravissimi,il bilancio puo’ essere anche in perdita…naturalmente se i Cittadini ricevono servizi,tutti nessuno escluso,certi,fruibili,qualificati,efficienti,
adeguati alle attuali tecnologie ,strutture moderne,personale proporzionato,preparato,pronto,
attento all’adempiere ai doveri ed obblighi del servizio/missione,amministrativi inclusi…
La realta’ : bilanci in perdita,servizi sospesi o da paese in via di sviluppo,tickets,liste di attesa, pochissimo personale,strutture fatiscenti,tecnologie superate,medicinali scaduti,
pazienti maltrattati,con cure fai date o da casa,addirittura la mancanza di pasti,per i controlli/consulti cartelle cliniche cartacee(da pagare)mentre in tutto il mondo i dati del paziente con la sua storia,patologia,cure ecc,ecc sono in rete per l’uso specifico dei medici,
pazienti che devono affrontare,anticipare spese di viaggio, consultazioni,cure,trattamenti terapeutici,”sballotati” di qua e di la’,ecc,ecc,il tutto giustificato dalla mancanza di denari…altro che manager, il sig, tordera non e’ nella lista degli idonei,ci dice tutto,i manager bravi,efficienti,efficaci,con strategie vincenti,attenti ai risultati,tutti,non solo economici…riescono anche nella gestione della sanita’pubblica,pareggio o qualche deficit di bilancio,ma con servizi fruibili,buoni,eccellenti,o no?
E’ fuori dubbio che parte della riduzione del debito sia stata raggiunta a discapito dei servizi al cittadino.
L’affermazione del rispetto dei paramentri LEA è una bugia macroscopica.