Campagna b&b dei Nas, 51 strutture ispezionate in Abruzzo

Cinquantuno strutture ispezionate; 22 persone segnalate all’autorità giudiziaria;  48 persone segnalate all’autorità sanitaria e amministrativa; 46 strutture segnalate ai vigili del fuoco; 2 attività sospese; 1 struttura riscontrata priva di autorizzazione; 20.mila euro di sanzioni amministrative accertate. Una vasta campagna ha tenuto impegnati i carabinieri dei Nas di Pescara concentrati sulla ricettività extra-alberghiera, bed&breakfast e affittacamere sparsi in Abruzzo.

Tutto è partito da diverse segnalazioni arrivate ai militari in cui si denunciavano strutture fatiscenti e uso di alimenti per la colazione di preparazione casalinga. Dettagli ai quali si è aggiunto poi il lavoro dei Nas direttamente sui portali turistici alla ricerca di recensioni. Via, dunque, all’azione durante la quale il “focus”  è stato il possesso delle autorizzazioni, i requisiti strutturali ed igienico sanitari degli ambienti, la presenza di dispositivi antincendio e della segnaletica di sicurezza, la corretta somministrazione della prima colazione e gli obblighi in tema di notifiche delle generalità degli alloggiati all’Autorità di Pubblica Sicurezza. La normativa regionale a riguardo prevede l’esercizio dell’attività ricettiva subordinato al possesso dell’autorizzazione comunale ai sensi della L.R. 78/2000 e della notifica, dell’impresa alimentare, limitatamente alla somministrazione della prima colazione, all’ASL competente.

Violazioni penali ed amministrative, le più diffuse: presenza di posti letto in numero superiore a quello autorizzato, sotto dimensionamento della superficie dei locali rispetto alla capacità ricettiva, assenza dei requisiti minimi imposti dalla legge regionale e dei dispositivi antincendio nonchè la somministrazione di alimenti sfusi o preparati in casa, sebbene sia vigente l’obbligo di utilizzo di prodotti confezionati.

A pagarne lo scotto, nello specifico, è stato un b&b del teramano senza autorizzazioni per il quale è scattato il provvedimento di cessazione dell’attività da parte del Comune;  per un’altra struttura si è passati alla sospensione dell’attività in attesa del ripristino dei requisiti che permisero il rilascio dell’Autorizzazione. Nel chietino, invece, è stato vietato ad un gestore di proseguire nel somministrare prodotti sfusi per la colazione. Nel frattempo ai vigili del fuoco sono state segnalate tutte quelle strutture all’interno delle quali non erano presenti i dispositivi antincendio e la segnaletica di sicurezza da utilizzare in caso di emergenza.

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