Canile, trasferimento completato. Cucce vuote e animali a Collelongo

Il trasloco è stato ultimato questa mattina, alle 10:30, l’ora in cui l’ultimo furgone del gestore del canile di Sulmona, Pino Corsi, ha lasciato via Vicenne per trasportare l’ultimo gruppo di cani a Collelongo. Novantanove cani spostati dalle prime ore dell’alba, alle 05:30, per evitare di farli viaggiare durante le ore calde, quando le temperature sono elevate e i 70 chilometri che separano Sulmona da Collelongo possono trasformarsi in un inferno.

In campo, o meglio su strada, sono stati messi quattro furgoni. Tre i viaggi necessari per trasportare fino alla struttura marsicana i novantanove “inquilini” sulmonesi, che condivideranno la cuccia con altri 201 cani a Collelongo. Problemi di spazio non ce ne saranno, assicura Pino Corsi. “La struttura qui può ospitare fino a 500 animali”.

Per quanto tempo resteranno confinati nei pressi del Fucino, però, non è dato saperlo. I lavori alla struttura in località Noce Mattei, d’altronde, sono fermi. Bloccati. Un ritmo blando che lascia dietro di sé tanti interrogativi sul rimpatrio, dopo l’ordinanza di sgombero di venerdì scorso. “Dobbiamo attendere la fine dei lavori ma non abbiamo una data certa”, conclude Corsi che ha evidenziato come non ci siano state difficoltà nel trasporto dei cani. “Fortunatamente non ci sono cani problematici a Sulmona. Avevamo paura di un nuovo blitz dei manifestanti. Fortunatamente così non è stato”.

5 Commenti su "Canile, trasferimento completato. Cucce vuote e animali a Collelongo"

  1. i cani sono stati trasportati nelle giornate di venerdì a Collelongo in 3 fasi perché abbiamo le foto.
    in primis sabato mattina erano stati trasferiti cica 40 cani murati vivi nel capannone in fondo a sinistra
    il secondo gruppo domenica e l’ultimo ieri mattina

  2. quando è stata firmata l’ordinanza proposta dalla asl di Sulmona dal sindaco???
    che data portada e con quale motivazioni????

  3. Chiedo per un amico: ma dove stavamo tutti questi attivisti quando la gestione vedeva coinvolte altre persone?

  4. Come sacchi di patate | 3 Luglio 2024 at 07:41 | Rispondi

    Ammassatti in angusti furgoni chiusi e spostati come sacchi di patate con il terrore negli occhi.La scusa delle prime ore del mattino per evitare incontri scomodi.Si compie così a Sulmona un’ altro scempio,
    dimostrazione lampante di incapacità di chi ha appaltato i lavori e di chi doveva seguirne l’iter.Staremo a vedere, di questi esseri viventi e senza diritti, quanti faranno ritorno a Sulmona.La politica tace, hanno altro a cui pensare.E dei circa 200 cani presenti nel rifugio nel recente passato ne restano appena un centinaio che fine hanno fatto gli altri?

  5. Una guerra di interessi sulle spalle dei cani. Dei cani a questi non interessano minimamente.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo mail non verrà mostrato.


*