Cartellone estivo work in progress: proposte e progetti da presentare entro il 22 maggio

Sulmona si prepara all’estate, nonostante il tempo meteorologico fino ad oggi incerto e sempre più vicino a condizioni climatiche autunnali. La programmazione del cartellone estivo inizia oggi, e l’Amministrazione comunale, come già fatto in inverno per il cartellone natalizio, chiama a sé tutte le realtà che operano nel settore socio-culturale, sportivo e turistico a presentare proposte da inserire nel calendario delle iniziative che prenderanno il via il 16 giugno e termineranno il 10 settembre.

Un modo per coordinare le manifestazioni estive, cercando di ricavare un cartellone di eventi degno a fronte di un bilancio non certo rosa e fiori. Eventi sì, ma con un occhio alla spesa delle casse comunali. Per quest’anno si propone un tema al quale riferirsi per la formulazione delle proposte: “Tempi d’estate a Sulmona”, con le sezioni: “Tempi di ieri”, “Tempi d’altrove”, “Tempi presenti”.

I progetti dovranno essere corredati da indicazioni puntuali relative a: data di svolgimento, luoghi interessati, caratteristiche principali, ricaduta culturale e turistica. A valutare le proposte saranno i competenti Assessorati, sulla base dei rispettivi Regolamenti e nei limiti delle risorse finanziarie disponibili in bilancio. Per presentare le proposte ci sarà tempo entro, e non oltre, il 22 maggio, tramite consegna mediante l’ufficio di protocollo, o invio tramite PEC e e-mail agli indirizzi di posta elettronica del Comune.

6 Commenti su "Cartellone estivo work in progress: proposte e progetti da presentare entro il 22 maggio"

  1. Per fortuna altri comuni abruzzesi hanno già presentato il loro cartellone estivo! Proposte entro 22 maggio significa presentare il cartellone estivo per fine giugno…. quindi promozione zero e eventi da sagra di paese…. complimenti a chi amministra ormai un paesello!

  2. all’aric de lu bardon a gabon arruacciat lu cardill addusima’ a titrill li polposcett aluccinit ect lu piet fra

  3. facet vni a canta’ ma s chiam cullù che a vinto amici tant pers pe pers chess è mo ess

  4. I Peligni, poveri loro, hanno qualche idiosincrasia con la lingua italiana.
    Qui sopra due commenti in chissà che lingua, di gente che scrive per se stessa. Un po’ come quando per strada incroci gente con la testa altrove che parla e straparla non con un reale interlocutore, ma con qualche figura del loro mondo immaginario.
    Anche giornalisti e redattori de “Il Germe” hanno qualche idiosincrasia con la lingua italiana: “work in progress” non è altro che “lavori in corso”. Però fa più “figo” dirlo in inglisc: si è più autorevoli ed internazionali; Un po’ come quei poveri cristi che negli anni ’50 emigravano a Torino o Milano e poi sfoggiavano, soprattutto coi terùn rimasti al paesello, qualche espressione appresa dai bauscia.
    Per tutti quanti segnalo che l’università dell’Aquila organizza corsi di italiano per stranieri: andate all’Aquila e tornerete uomini migliori!

  5. Ci sono stato, ho seguito un corso in lingua peligna da insegnante madrelingua:
    Lu gambon de lu trill trill assa sciullnate cullu e cussu. Arvell ecc.

  6. antonello da messina | 8 Maggio 2023 at 10:00 | Rispondi

    SPERIAMO CHE VENGANO A SUONARE I DOORS ARRIVATI A QUESTO PUNTO

Lascia un commento

Il tuo indirizzo mail non verrà mostrato.


*