Caruso e la difesa dell’Ente “grande lavoro svolto”

Sulla questione strade, sul servizio Viabilità, Angelo Caruso, presidente della Provincia dell’Aquila, intende fare chiarezza e rimandare insomma al mittente, parte critica “interessata solo a una visibilità” le polemiche sollevate. Lo fa partendo col dire come le 24 arterie protagoniste dell’ordinanza dirigenziale di chiusura, divieto di transito alle due ruote, oggi siano tutte interessate dai lavori, “molte di esse sono state già sistemate e riaperte, alcune lo saranno nel corso di questa settimana e le restanti potranno essere fruite entro la fine del mese”. Aggiunge poi la pubblicazione nella giornata di domani di un dettagliato elenco delle strade con il relativo stato di avanzamento dei lavori, “per informare i cittadini che tutto procede celermente come stabilito e  pianificato”.

Nel frattempo ieri,  con il settore viabilità, ha incontrato nella sede A.N.A.S. l’Ingegnere Capo Compartimento per l’Abruzzo Antonio Marasco, per coordinare i termini della cessione delle strade provinciali, concordando un crono programma per la definizione dell’iter del trasferimento.  Dunque le prime strade oggetto del passaggio saranno: la SR 83 “Marsicana”, la SR 487 di “Caramanico”; la S.P. 106 di “Capitignano”.

Un lavoro quello dell’Ente per il quale diviene “doveroso” ricordare, tutte le azioni intraprese: dall’approvazione definitiva del bilancio, avvenuta il 24 aprile 2018 (unica in Abruzzo e fra le prime in Italia), atto formale che ha permesso di poter intervenire immediatamente sulle emergenze e criticità con 580.000 euro di lavori affidati nel mese di maggio, emerse sulle carrabili di nostra competenza, ma anche programmare una sistemazione ottimale (oltre 18 milioni di euro) che consentirà di percorrere in sicurezza le nostre strade e godere di un territorio unico al mondo. Caruso ribadisce i problemi della pubblica amministrazione e la macchinosa burocrazia, “quanto sia problematico affidare e riparare persino una buca” e le condizioni precarie delle province in Italia, indirizzate alla soppressione “di fatto depauperati di fondi e personale, ridotti oggi al minimo”, per non parlare poi del settore viabilità costretto a gestire oltre 1800 chilometri di strade, in maggior parte ammalorate che, nel caso specifico delle carrabili interdette alle due ruote, dimostrato, sottolinea il presidente “un grande senso di responsabilità e professionalità riuscendo (lavorando anche la domenica), in un solo mese,  ad affidare e realizzare i lavori su tutte le 24 arterie interessate”.

Caruso incalza contro le polemiche “Sono davvero ingiustificate le critiche e gli attacchi a questa amministrazione e il personale della viabilità, seppure provenienti da una sola parte ormai senza alcuna credibilità e interessata solo a una visibilità probabilmente in cerca di qualche candidatura, perché offende la dignità stessa delle persone e, soprattutto, lavoratori che alacremente e  quotidianamente si spendono per questa Provincia e la collettività”. Con la Federmoto e la Federazione Motociclistica Italiana poi, la questione degli itinerari e tour saltati, “abbiamo stabilito azioni e percorsi condivisi ma, davvero, il dirigente Ing. Francesco Bonanni e i funzionari non meritano questo trattamento perché, prima di ogni cosa, hanno il dovere giuridico e morale di tutelare la sicurezza dei cittadini, motivo che non autorizza nessuno a denigrare e offendere quotidianamente” 

Una strenua difesa dell’ente e dei suoi consiglieri, funzionari e tecnici che sono riusciti a “regalare un’immagine straordinaria al mondo della regione Abruzzo, in occasione dell’arrivo del giro a 2200 metri di altitudine ( rimossi oltre 7 metri di neve e sistemazione del manto stradale), mentre a Roma a 0 metri non sono riusciti a tappare nemmeno le buche”.

Una provincia operativa nelle parole accalorate di Caruso che ringrazia il lavoro dei consiglieri delegati Gianluca Alfonsi, Pierluigi del Signore e Mauro Tirabassi per l’Ente, “mai come in questi ultimi mesi, ha lavorato per recuperare le mancanze degli ultimi anni, stabilito linee guida e percorsi condivisi con le comunità, progettato insieme ai sindaci il futuro del nostro territorio, programmato con le istituzioni le fasi di un concreto rilancio delle aree interne, per garantire lo sviluppo economico, culturale e sociale di un distretto dalle enormi potenzialità”

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