Caruso presidente della Provincia, Gerosolimo piazza un’altra pedina

Il prossimo presidente della Provincia dell’Aquila sarà Angelo Caruso, sindaco di Castel Di Sangro, di centrodestra che però svestirà la casacca politica in favore del territorio. Caruso è l’unico candidato alla carica di presidente, è appoggiato da due liste: Provincia Insieme, che fa riferimento all’assessore regionale alle Aree interne Andrea Gerosolimo e Forza Popolare, di centrodestra sponsorizzata dal consigliere regionale Emilio Iampieri e da Massimo Verrecchia di Alternativa Popolare. Presente anche una lista del Partito Democratico: Uniti per la Provincia, che non ha un candidato presidente.

Di fatto quello che porta Caruso verso la presidenza della Provincia è un asse inedito che tiene insieme Sulmona, L’Aquila, Avezzano e l’Alto Sangro. Un fronte delle aree interne unito per contrastare lo strapotere della costa. Lo stratega politico che c’è dietro è uno solo e non ne fa mistero lo stesso Caruso: “La proposta mi è stata fatta da Andrea Gerosolimo ed Annamaria Casini”. Una collaborazione con i due che nasce subito dopo l’elezione del sindaco di Sulmona, nutrita dalle battaglie reciproche in regione, come quella per la salvaguardia dei rispettivi presidi ospedalieri.

“Non ho padri putativi – aggiunge il prossimo,presidente della Provincia -, Gerosolimo è solo uno sponsor della mia candidatura. In tempi di crisi dei partiti come questi, il sostegno che ho ricevuto è stato bipartisan come ad Avezzano dove ho avuto il sostegno del neoeletto sindaco Gabriele De Angelis e dell’ex sindaco Gianni Di Pangrazio”.

Caruso aveva già ricevuto l’appoggio dei sindaci del comprensorio sangrino che hanno fatto quadrato attorno alla sua candidatura, mentre un momento decisivo verso la presidenza è stata l’elezione del nuovo amministratore unico di Cogesa Vincenzo Margiotta – nome imposto da Gerosolimo –, dove il sindaco di Castel Di Sangro, si è sfilato dalla cordata dei sindaci di centrodestra che hanno abbandonato la votazione e ha votato per Margiotta. Caruso passa così all’incasso e si mette ufficialmente sotto lo scettro di Gerosolimo, creando non pochi malumori nel centrodestra.

“Esprimo grande soddisfazione per la candidatura unitaria di Angelo Caruso quale presidente della Provincia dell’Aquila – commenta lo stesso Gerosolimo – Angelo Caruso è certamente tra gli amministratori migliori della nostra Regione, proviene da un territorio che non ha mai avuto la possibilità di esprimere candidature e ruoli istituzionali di primissimo piano. Con lui la nostra Provincia e le Aree Interne, per la prima volta, dimostrano di avere forza e coraggio per cambiare passo, la Provincia dell’Aquila segna finalmente l’inizio di una nuova era.”

Una “nuova era” che nasce dalla demolizione dei partiti tradizionali e dalla contestuale assenza, in provincia dell’Aquila, dei Cinquestelle che avrebbero potuto convogliare un voto di protesta che ora è stato invece incassato dal progetto politico di Gerosolimo.
Il Partito Democratico, dopo aver perso Sulmona nel 2016 e L’Aquila e Avezzano nell’ultima tornata amministrativa, si avvia verso una fase di irrilevanza politica che richiede una ristrutturazione profonda. Il centrodestra che aveva i numeri per eleggere un proprio candidato presidente, si è lasciato lacerare dalle fratture interne che hanno portato la coalizione a dividersi fra l’opzione Caruso e una espressamente di centrodestra – negli ultimi giorni si era parlato di Paolo Federico, sindaco di Navelli e di Mauro Quaglieri sindaco di Trasacco. Candidatura quest’ultima data per certa questa mattina, poi saltata per il mancato appoggio del neosindaco aquilano Pierluigi Biondi.
I “grillini civici” di Abruzzo Insieme, creatura politica partorita proprio dall’assessore regionale Andrea Gerosolimo, stanno aggregando molti amministratori per un progetto che vuole superare le contrapposizioni fra destra e sinistra e divorarne il bacino elettorale. Il fine ultimo sono le prossime scadenze elettorali: le elezioni politiche che al più tardi si terranno a febbraio 2018 e le regionali che potrebbero avvicinarsi se D’Alfonso, come ventilato, dovesse essere candidato ed eletto al Senato della Repubblica – sempre che qualcuno non lo faccia cadere prima. E i venti che arrivano dall’Emiciclo sono venti di tempesta.

Resta da capire su quale sponda Gerosolimo, “l’uomo di cerniera”, come lo definì D’Alfonso, si appoggerà per spiccare il volo verso Roma, anche in considerazione della legge elettorale con la quale si andrà al voto. Tutto fa pensare, però, a giudicare dalle ultime sue mosse, che Gerosolimo è pronto a tornare sul carro del centrodestra se sarà necessario.

Per tornare in provincia, intanto, il territorio peligno avrà  in corsa sei consiglieri: Mauro Tirabassi di Sulmona e Domenico Ciccone di Campo Di Giove per la lista Provincia Insieme; Cristian Colasante di Introdacqua e Osvaldo Lupi di Bugnara per Forza Popolare; Silvio Cappelli di Pacentro per Uniti per la Provincia e Fabio Ranalli di Sulmona.

Savino Monterisi

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