Casa Santa, fumata nera. La Puglielli scrive al governo

(foto Centroabruzzonews)

Salta la nomina del presidente Asp, attesa da più fronti, tra sostenitori e oppositori di Catia Puglielli che per buona pace dei primi e meno dei secondi, resterà al timone della Casa Santa.

In Regione tutto tace: l’indicazione del nominativo (verosimilmente l’avvocato Armando Valeri) in sostituzione della presidente Puglielli era attesa per oggi ma la giunta non si è fatta, anzi non sarebbe stata nemmeno convocata.

L’Asp intanto resta nel limbo avendo nei fatti un presidente ma con la tromba ancora muta e soprattutto restando sguarnita di figure operative fondamentali per il suo funzionamento, a partire dal direttore, anche lui dimissionario, ma a differenza dei consiglieri non ancora rimpiazzato.

“E’ una situazione grave e paradossale – si sfoga la Puglielli – la Regione è latitante, ho provato a chiedere conto e spiegazioni, ma nessuno risponde, nessuno si fa trovare. Un comportamento irrispettoso nei miei confronti, ma soprattutto nei confronti dell’ente che è di fatto paralizzato, trovandosi con un direttivo non nel pieno dei suoi poteri e sprovvisto di una figura dirigenziale che è indispensabile. Interesserò della vicenda direttamente il governo, ho già predisposto una lettera che invierò al ministero degli Affari regionali, anche perché questa situazione di incertezza allontana i pazienti e danneggia la Casa Santa”.

Un clima di sospensione da Sulmona al capoluogo, dunque si resta ad aspettare perché la competenza in merito alla Casa Santa è dell’ente Regione o meglio della giunta regionale che in questo momento è sostanzialmente smembrata (ci sono assessori che non mettono piede in giunta da mesi e altri in aperta rottura con D’Alfonso), con una campagna elettorale appena iniziata e un presidente tutto e forse solo preso dal suo prossimo ingresso a Palazzo Madama.

Un’atmosfera ferma che rischia di lasciare una situazione in stand by per ancora altro tempo.

A ricordare l’assoluta autorità e l’ambito di competenza della Regione sulla questione Asp, è il consigliere Di Rocco che, chiamato in causa dalla consigliera di opposizione Bianchi, per la mancata convocazione della commissione sociale, le ricorda che “l’organismo preposto a designare i consiglieri dell’Asp è l’assemblea dei portatori d’interesse, ed è a questo organismo che i consiglieri e il direttore hanno relazionato le ragioni delle loro dimissioni, alla presenza del presidente dell’Asp Catia Puglielli, dei sindaci di Sulmona e di Roccaraso e del componente della minoranza consiliare del comune di Sulmona Di Rienzo”.

Insomma non è affare suo, loro, né del Comune. Di Rocco alle accuse di amministrazione “deprivata di qualunque ambizione di buon governo” parla di “un’effimera esistenza politica da parte del gruppo di Forza Italia in consiglio comunale, esistenza che fino ad adesso si è tradotta in un sostanziale nulla di fatto portando sul tavolo un totale di zero proposte costruttive”.

Il solito botta e risposta al sapor di fiele: “È chiaro che ascoltare e chiarire le “beghe” della Casa Santa dell’Annunziata, come le definisce la capogruppo di Fi, non è di diretta competenza della commissione n.2 del comune di Sulmona, pertanto ascoltato il primo firmatario della richiesta di convocazione, ovvero il consigliere Balassone, ho proposto di rimandare tale convocazione a seguito della nomina del nuovo cda” scelta, spiega, per poter prima discutere sulle criticità che hanno portato alle dimissioni e per consentire al consiglio di amministrazione entrante di informare la commissione sulle azioni che intenderà intraprendere, “sempre ricordando – sottolinea – che la presenza dei membri sarebbe un gesto di cortesia istituzionale nei confronti della commissione affari sociali”.

A.S.

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