Causa da 1 milione contro gli ex presidenti, il Consorzio di Bonifica fuori dal commissariamento. Oggi l’inaugurazione della stazione di pompaggio

La prima pietra è stata apposta oggi in via di Mezzo nel Comune di Bugnara, lì dove sorgerà la stazione di pompaggio destinata a risolvere, si spera in modo definitivo, il contenzioso che da anni ormai vede in lite il Consorzio di Bonifica Aterno-Sagittario con un sedicente Consorzio privato. Con la rivendicazione della proprietà del canale e l’impossibilità dello stesso Consorzio di Bonifica pubblico ad intervenire per ripulire argini e letti, pena il puntuale ricorso a carabinieri e denunce.

Una stazione di pompaggio finanziata dalla Regione con 500mila euro e che, sostanzialmente, bypasserà il canale privato, immettendo l’acqua irrigua nelle tubature e servendo così oltre 300 ettari di terreni che finora hanno avuto l’irrigazione a singhiozzo.

I lavori dovrebbero terminare per fine gennaio, “sicuramente per la prossima stagione – spiega la commissaria Adelina Pietroleonardo – sarà in funzione dando una risposta definitiva ed efficace a centinaia di coltivatori che da anni, ormai, si trascinano in questa querelle. In aggiunta, essendo acqua incanalata, non richiederà manodopera per la pulizia dei canali e fornirà una pressione adeguata ad ogni esigenza”.

Se ne va così la commissaria, dopo tre anni di gestione, con un’opera lasciata in eredità e un buco nei conti ridotto di quasi 2 milioni di euro: il prossimo 26 novembre, infatti, i 16mila associati (esclusi quelli morosi) torneranno alle urne per eleggere un nuovo direttivo.

La scelta dovrà essere questa volta oculata: sul tavolo del Consorzio restano ancora circa 1,5 milioni di euro di debiti, frutto delle gestioni precedenti a dir poco disastrose. Tant’è che alcuni consorziati hanno ora citato in giudizio gli ex amministratori e presidenti dell’ente, chiedendo un risarcimento danni di quasi 1 milione di euro, proprio per quel buco creato nei conti che ha costretto in questi tre anni a tirare la cinghia, oltre che a ricorrere a consistenti finanziamenti al socio Regione. Il Consorzio è parte offesa, ovviamente, e per questo si è costituito in giudizio affidando, per circa 35mila euro, un incarico al legale Dover Scalera. Chi ha amministrato fino all’arrivo del commissario sarà chiamato a risponderne di tasca propria.

3 Commenti su "Causa da 1 milione contro gli ex presidenti, il Consorzio di Bonifica fuori dal commissariamento. Oggi l’inaugurazione della stazione di pompaggio"

  1. mmmhhh… consorzio con sede a pratola quale avvocato chiamano?
    uno (una) di pratola…
    mah, sarà una coincidenza?
    di sicuro ci sarà stata una ampia ricerca di mercato di avvocati (ahahah)
    vediamo un po’ di dove sono i dipendenti del consorzio…

  2. Nessuno pratolano. Basta andare sul sito. Invece i cococciari ……

  3. I consorzi di bonifica Enti Inutili,non fanno bonifica. Bonifica oppure irrigazione? Soci della regione di appartenenza, che non controlla i bilanci,di previsione e consuntivi in opposizione al R.D 215/1933
    Dolo: Della Bonifica Integrale! Aggirano gli ammanchi con un Commissario. Ladri! Sul Privato si va in galera! Sentiamoci avvisate la Guardia di Finanza

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