Centro raccolta sequestrato, il Cogesa incarica un tecnico

Ad un mese esatto dal blitz del Noe (nucleo operativo ecologico) e dal conseguente sequestro del centro di raccolta di Noce Mattei, i cancelli della piattaforma del Cogesa continuano ad essere sigillati. Una situazione che sta creando pesanti disagi soprattutto agli utenti, con i tempi di conferimento degli ingombranti ora affidati solo al ritiro domiciliare e di conseguenza diventati molto più lunghi. Non solo: un problema in particolare lo sta creando lo smaltimento delle vernici che può essere fatto solo nel centro di raccolta (che però è appunto chiuso) e non domiciliarmente o, in alternativa, ad un centro privato (la Pavind) ma con prezzi esorbitanti. Le richieste, specie in questo periodo caldo di tinteggiature, non mancano e per questo Cogesa dovrebbe dalla prossima settimana organizzare una raccolta extra con un mezzo specificatamente attrezzato per il ritiro di questo materiale.


La chiusura del centro raccolta, al di là dello smaltimento delle vernici, resta comunque un problema e dalla procura di Sulmona, che ha ordinato il sequestro preventivo, non arriva nessun cenno per sbloccare la situazione.
Tant’è che lunedì prossimo l’amministratore di Cogesa Vincenzo Margiotta darà un incarico ad un tecnico esperto di urbanistica ed ambiente per capire cosa fare, come cioè riuscire a chiedere ed ottenere il dissequestro della struttura o meglio la revoca del sequestro preventivo.
“Le criticità relative allo smaltimento di alcuni rifiuti le abbiamo superate – spiega Margiotta – e con alcuni accorgimenti, tipo quello di eliminare i cassoni, riusciamo a rientrare nelle prescrizioni segnalate dal Noe. Resta però il problema urbanistico sul quale non sappiamo come muoverci”.
I sigilli sono arrivati infatti al centro di raccolta, con due avvisi di garanzia, per la violazione delle norme urbanistiche, perché cioè, secondo gli inquirenti, la piattaforma è stata realizzata con una semplice Scia, anziché con un permesso a costruire come sarebbe stato necessario. Si tratta insomma di un abuso edilizio che bisogna capire – e questo sarà il compito del tecnico incaricato – come e se eventualmente sanare, per poi procedere alla richiesta di dissequestro.

2 Commenti su "Centro raccolta sequestrato, il Cogesa incarica un tecnico"

  1. Ma la puzza? Nessuna anomalia?

  2. Che amministratore che abbiamo ?

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