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Lo hanno derubato per sei mesi di seguito, fingendosi affezionate e affidabili clienti. Acquisti da poche decine di euro la volta, in realtà, accompagnati da furti ripetuti di oro, gioielli e monili.
Con l’accusa di furto continuato con destrezza, sono state denunciate dalla polizia di Sulmona due donne di Pescara, una trentacinquenne e una sessantenne, che tra la fine del 2018 e i primi mesi del 2019 avevano sottratto sotto gli occhi di un gioiellere di via Costanza a Sulmona merce per oltre 20mila euro ai prezzi di ingrosso.
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Le due si era guadagnate la fiducia dei gioillieri (di tutta la famiglia), arrivando ad avere con loro un rapporto di amicizia: caffè al bar e scambio di auguri, dietro i quali, in realtà, si celava un lucido piano criminale.
Ogni volta che le due andavano in negozio (almeno sette, hanno contato gli investigatori) si facevano mostrare la merce e contando sul rapporto di fiducia, distraevano i gioielleri e sottraevano dal “rotolo” pezzi della collezione. Piccoli furti ripetuti, di cui i gioielleri non si erano mai accorti. Fino a quando un giorno era sparito dal bancone un brillante da 6mila euro. Così la decisione di rivolgersi al commissariato di polizia che grazie alle immagini delle videosorveglianza, è riuscito ad identificare e denunciare le due ladre.
Un’indagine non facile, perchè le due, di etnia Rom, si camuffavano e travestivano rendendosi irriconoscibili, con tanto di parrucche. La maschera, però, è stata tolta dalla squadra anticrimine che ha poi scoperto che le due “gentili clienti” erano in realtà ladre seriali, già conosciute alle forze dell’ordine di mezzo Abruzzo per i loro “amabili furti”.
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