Cogesa, la controffensiva della maggioranza: “Fellonie, smemoratezza e facce di bronzo”

“Fellonie, smemoratezze e facce di bronzo”: non risparmia nessuno la maggioranza di palazzo San Francesco che sulla politica dei rifiuti non ammette lezioni, non da chi, del disastro del Cogesa, è stato complice, silenzioso e non, e responsabile.

Un documento duro che non porta la firma di Caterina Di Rienzo, la consigliera di maggioranza con il marito in opposizione e che arriva come risposta alla richiesta di dimissioni sottoscritta dalle opposizioni.

Tra i bersagli, d’altronde, c’è anche e soprattutto Maurizio Proietti “il traditore” del patto di maggioranza: perché lui fu quello a votare il documento nel consiglio comunale convocato appositamente e che dettò la linea da seguire sulla partecipata: governance di elevata professionalità, riorganizzazione aziendale, esercizio del potere – dovere di controllo sulla società, minore quantità e migliore qualità dei rifiuti provenienti da L’Aquila, vigilanza sulla salute pubblica e sull’impatto ambientale, adesione alla strategia rifiuti zero.

E anzi, ricorda Liberamente Sulmona, “Proietti che oggi invoca le dimissioni del Sindaco,  con un comunicato del 16 gennaio,  evidenziando i pericoli per la salute connessi alla presenza sul territorio dell’impianto e della discarica – si legge nel comunicato -, muoveva l’auspicio che il dibattito si incentrasse su temi rilevanti (quale quello della salute), e che ‘Gerardini svolga il suo compito’; lo stesso consigliere  si era reso promotore della costituzione di parte civile nel giudizio per reati ambientali che pende presso il Tribunale di Sulmona e che vede imputata anche  la governance di Cogesa degli ultimi anni. Pertanto, si resta basiti di fronte a questo inopinato mutamento di rotta”.

Poi, tutti gli altri: “L’assenza dei consiglieri di minoranza alla seduta sul Cogesa è unicamente da ricondurre all’imbarazzo di doversi misurare su un tema che coinvolge direttamente la loro responsabilità. Come non ricordare al consigliere Vittorio Masci la sua dura presa di posizione sull’accordo ‘Biondi- Gerosolimo’ che ha dato vita al CDA che il sindaco Di Piero ha inteso revocare? Allora si dimise dall’incarico di Coordinatore di Fratelli d’Italia denunciando ‘un disinvolto uso della cosa pubblica, spesso finalizzato all’acquisizione del consenso elettorale attraverso assunzioni e promesse di assunzioni, sprechi, bilanci non veritieri, enormi perdite al cui ripianamento saranno chiamati a contribuire i nostri cittadini’ ed oggi chiede le dimissioni del Sindaco, responsabile, a suo dire, del disastro di Cogesa”.

“Come non ricordare agli immemori consiglieri Di Rocco, Santilli e Zavarella – continua la maggioranza – la loro tacita e colpevole acquiescenza di fronte ai bilanci in rosso di Cogesa e ad una gestione oggettivamente inadeguata e clientelare,  perpetuatasi negli anni, rispetto alla  quale  non hanno inteso esercitare, da consiglieri della precedente amministrazione,  nessuna forma di controllo ed oggi si ergono a paladini di una legalità da loro ignominiosamente ignorata in anni di sterile  ed insignificante presenza a Palazzo San Francesco? Come non ricordare al consigliere Gerosolimo, puntualmente assente in consiglio comunale ma indefessamente attivo nella costruzione di trame mirate all’acquisizione del potere, che la gestione del Cogesa degli ultimi anni lo vede come principale artefice e protagonista? Come pensa di potersi esimere dalle pesanti responsabilità del ruolo politico da lui esercitato?”.

Difende la scelta Liberamente Sulmona, ricorda il patto tradito dal Cda che doveva dimettersi, non ha paura della procura della Repubblica a cui sono stati inviati gli atti: “Si faccia finalmente giustizia su questo ed altri temi che coinvolgono la politica cittadina e territoriale – si legge nella nota -. La verità risiede, invece, nel semplice fatto che l’unico sussulto di dignità, nella ricostruzione, morale prima ancora che finanziaria, della sventurata società Cogesa, coincide con la scelta del Dott. Franco Gerardini” e non è un caso che in molti hanno lavorato per ostacolarlo, perché ha avuto il coraggio di fare un’operazione trasparenza e risanamento.

16 Commenti su "Cogesa, la controffensiva della maggioranza: “Fellonie, smemoratezza e facce di bronzo”"

  1. facce di bronzo | 24 Aprile 2023 at 14:20 | Rispondi

    Non vedo nessun scritto da parte dì pseudi difensori delle cause perse ovvero della cd. minoranza…ah si vero ci vuole coraggio a controbattere…dopo essere stati smascherati…ovvero essere il nulla a disposizione di altri inetti…

  2. Amministrazione | 24 Aprile 2023 at 14:26 | Rispondi

    Prima la colpa era della Casini che amministrava, ora la colpa è di chi non amministra (addirittura di Gerosolimo che non partecipa ai consigli comunali)..strano modo di vedere le cose…direi quasi di parte e a convenienza!!! Quanta pochezza…

  3. In politica ci vuole coerenza,disinteresse personale, passione. Non basta dichiararsi uno dei “4 amici al bar”, sperando, se non proprio il mondo, di voler cambiare in meglio Sulmona.Chi non si riconosce più nel progetto politico di liberamente sulmona abbia un sussulto di dignità. Si dimetta.

  4. Ora che arriva la Snam , Cogesa vi parrà violetta di Parma !

  5. Cogesa ergo sum | 24 Aprile 2023 at 15:43 | Rispondi

    Sarà anche come dicono loro ma tocca ricordargli che il loro “sussulto di dignità” nella “ricostruzione morale” del Cogesa si è infranto di fronte una sentenza di un tribunale competente che ha stabilito che il tutto era stato fatto non rispettando la legge o con motivazioni addotte fallici, a proposito di moralità e dignità.
    Quindi capisco difendere le proprie ragioni per non ammettere lo sbaglio, politico e non solo, ma la verità non si può certo negare salvo avere facce di bronzo più bronzee di quelle altrui.
    Hanno fatto tutto da soli e non sarà certo un documento o una conferenza stampa monologo a cambiare la realtà dei fatti accertati e giudicati.

  6. Liberamente sulmona a cui va il merito di aver indebolito politicamente e numericamente la maggioranza chiedendo poltrone per rafforzare la maggioranza stessa. Etoreogenesi dei fini, Il che già di suo basta e avanza come giudizio politico, e non solo, sul loro operato.
    Sul resto possono scrivere saggi in loro difesa, fare conferenze stampa ogni giorno, ma la realtà rimane che la parola fine alla pagliacciata sul cogesa l’ha messa un tribunale non altri. E loro che si ergono a paladini della legalità dovrebbero rispettarle le sentenze e non buttare la palla in tribuna parlando di moralità e sussulti di dignità.
    Questa polemica politica è la ciliegina sulla torta di una classe politica incapace che si parla addosso senza risolvere nulla e ove decide di fare qualcosa la fa talmente male che si fa male da sola.
    Non servono le dimissioni del sindaco su questa vicenda, magari qualche scusa non guasterebbe da parte della maggioranza arrogante e presuntuosa, ma almeno riflessioni un po’ meno tracontanti visto l’esito nefasto

  7. Il nulla da ambo le parti!!! | 24 Aprile 2023 at 16:20 | Rispondi

    Che pochezza! La maggioranza che si difende solo grazie all’assenza della minoranza ad un consiglio comunale! Ma la maggioranza in questi due anni che ha fatto???? Il nulla diciamolo! Almeno quelli di prima hanno provato a fare qualcosa! E i bilanci non erano certo come quelli di questi ultimi due anni!!! Poi che Gerosolimo e company siano un esempio di incoerenza è sotto gli occhi di tutti….. ma non si sa chi è peggio!!!! Vergognatevi tutti….. ad iniziare da chi scrive….: che cerca di difendere l’indifendibile!!!!!

  8. Il nulla della paladina di Bugnara | 24 Aprile 2023 at 16:23 | Rispondi

    Ma in tutto questo la Nannarone che fa?… aveva chiesto la verifica, i tavoli permanenti, e ora è rientrata con gli amici di Franco… paura di perdere la portona da consigliere?… tanto se si ricandida prende 30 voti…. Ahahahah

  9. Una seduta in Consiglio e una risposta ad un atto di accusa dell’opposizione ci sta tutta. Ma fatto ciò, egregio sindaco,
    «Fama di loro il mondo esser non lassa;
    misericordia e giustizia li sdegna:
    non ragioniam di lor, ma guarda e passa.».
    In altri termini, è giusta la dialettica politica (è l’essenza della democrazia, infatti) ma non replichiamo il malvezzo di tanti governi (nazionali, regionali ecc.) di accapigliarsi in chiacchiere ed essere, in definitiva, inconcludenti.
    Laddove si ritenga che vi siano precise responsabilità civili e penali si ricorre alla magistratura; laddove vi sono responsabilità politiche è giusto evidenziarle e poi, a tempo debito, saranno gli elettori (confidando nella loro onesta memoria) a valutarle.

    • Più semplicemente è la connivenza e commistione tra funzione politica e funzione amministrativa che crea il marcio nella gestione pubblica.

  10. Sandro De Panfilis | 24 Aprile 2023 at 18:28 | Rispondi

    Il confronto, anche duro con polemiche aspre, ci sta pure.
    Ma il COGESA CHE FINE FA?
    Il muro contro muro tra gli opposti schieramenti è una soluzione per il servizio di raccolta e smaltimento rifiuti di questo territorio?? Il fallimento della società sempre più probabile con questi chiari di luna, non è una preoccupazione sufficiente per ricomporre un minimo di coesione politica per cercare soluzioni condivise??
    Sembra di vivere “nel paese dei campanelli” …,.pronti, però, per essere precipitati in un incubo.
    L’ennesimo di un territorio in disfacimento politico e sociale.

  11. È inaccettabile che per gli errori della mala gestione del cogesa debbano pagare,in termini economici e di salute,gli onesti cittadini ai quali non interessa nulla dei loro intrallazzi politici

  12. La politica Peligna, a prescindere dal colore della maglietta che indossa, dovrebbe rispondere a una sola domanda:
    Che vuole fare del Cogesa?
    Mantenerla allo stato attuale e magari farla anche crescere o… è meglio ridimensionarla e riportarla al servizio del solo territorio Peligno?
    Parlate chiaro… mettendolo per iscritto… così alle prossime votazioni amministrative i cittadini potranno esprimere il loro voto senza più nessun dubbio sulle persone e politici meritevoli della loro fiducia.

  13. Per una volta mi trovo d’accordo col lettore “Ninco Nanco”, in genere uno dei più aspri criticoni del suo capoluogo.
    Come “Ninco Nanco” scrive, è tempo di metter da parte le contrapposizioni politiche e di decidere il da farsi su Cogesa.
    L’unica cosa che però mi pare giusto far notare è che la decisione oramai non compete più al solo comune di Sulmona, giacché Cogesa ha assunto oggi un ruolo sovracomunale.
    Mi spiego meglio con un esempio.
    Se un comune dà a disposizione un’area, con le relative autorizzazioni, per l’avvio di un’attività industriale e lì vi sorge.. una fabbrica della FIAT .. oppure vi si crea (poniamo) una centrale idroelettrica, il destino della fabbrica (o della centrale idroelettrica) non è più soltanto un affare interno del comune che a suo tempo concesse terreni e autorizzazioni; ma diventa oramai una questione sociale di livello più alto.
    Fuor da metafora, il destino di Cogesa non è più una mera questione del comune di Sulmona (come, p.es. stabilire un senso unico in una strada interna nel tratto urbano) e non è più una questione esclusivamente Peligna.
    Per la rilevanza funzionale di Cogesa, la questione di cosa farne della discarica di Noce Mattei riguarda tutti i comuni afferenti, grandi o piccoli, vicini o lontani che siano. A maggior ragione per quei comuni che in qualche modo ne sono soci, come p.es. L’Aquila la cui controllata (Asm) è appunto socia di Cogesa..
    Qui mi verrebbe una terribile battutaccia (ossia: “A Sulmona non si muova foglia che L’Aquila non voglia!”), battuta CHE EVITO DI FARE già immaginando di esser subito tacciato come “provocatore aquilano” e già prefigurando tutta la ridda di imprecazioni e offese che da parte dei soliti facinorosi ne conseguirebbero, non solo verso di me, ma soprattutto nei confronti del nostro maltrattato capoluogo regionale.

  14. Scusate, ma quando scriveTe maggioranza quale si intende? Perché senza la consigliera Dott. Di Rienzo, la maggioranza non è più tale.

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