Colpi di pistola contro la vetrina, si batte la pista della droga

Due colpi di arma da fuoco sarebbero stati esplosi l’altra notte sulla vetrina di una pasta all’uovo di via Papa Giovanni XXIII nella quale lavora un giovane trentenne coinvolto nei fatti di droga a giugno scorso a Bussi.

Si tratterebbe di un atto intimidatorio, il secondo in realtà nei confronti del trentenne a cui qualche settimana fa venne bruciata l’auto sotto casa in via Avezzano.

Sulla vicenda stanno indagando i carabinieri di Sulmona, alla ricerca, anche questa volta, di immagini dalle telecamere di videosorveglianza della zona.

Sembra evidente, però, che dopo gli arresti di giugno, a cui è legato anche quello di settembre in Spagna a carico di un latitante, sempre per fatti di droga, la strada battuta è quella del regolamento di conti.

Un fatto di cronaca che riaccende i riflettori sullo smercio e il business della droga in città e che dimostra come lo stesso abbia ormai fatto un salto, pericoloso, di qualità.

7 Commenti su "Colpi di pistola contro la vetrina, si batte la pista della droga"

  1. Complimenti a tutti gli assuntori di cocaina che alimentano questo circo di zozzoni.
    Quando saranno poi i vostri figli o figlie ad averci a che fare vi rendete conto che non basterà sputarvi in faccia da soli
    per alleviarvi la coscienza.

  2. Cos’è diventata questa città?? Non credo sia sempre stata un’isola felice, ma negli ultimi anni sono avvenuti episodi davvero preoccupanti.

  3. Marco Sciarra | 5 Gennaio 2023 at 12:02 | Rispondi

    … da non crederci… una piccola cittadina come Sulmona, sede di Tribunale e con presidi delle forze dell’ordine importanti quali Compagnia dei Carabinieri, Commissariato di Polizia
    e Tenenza della Finanza, e non si mette fine una volta per sempre a questa “banda” di vigliacchi delinquenti che infestano questa circoscritta realtà territoriale… non è possibile… non è ammissibile … e non ci sono scusanti di nessun genere…
    Bisogna eliminare questa FECCIA e subito… con pene esemplari e allontanamento di questi delinquenti abituali, di professione e di tendenza, con misure di sicurezza prescritte dall’articolo 215 del Codice Penale, detentive e/o non detentive con il “ Divieto di soggiorno sul territorio e l’assegnazione ad una Colonia agricola o casa di lavoro”…
    E mo’ basta!

  4. Non dimentichiamo che tra gli assuntori di cocaina non ci sono solo delinquenti o sbandati. Tra loro ci sono anche professionisti e altre categorie di insospettabili. Non penso che le forze dell’ordine non ne sono a conoscenza.

  5. Mrs è assolutamente vero che tra gli assuntori abituali ci sono molti professionisti insospettabili ma di certo non si mettono a fare sparatorie. L’acquistano, la pagano, la consumano a casa loro x conto loro, prendendosi le responsabilità che ne consegue sia dal punto di vista legale che sulla salute

    • caro Remo…..chi paga quella zozzeria i soldi a chi li da ? li da a gentaglia del caxxo .
      Inserirei una legge per radiare gli avvocati , medici , ing. ecc ecc per chi fa uso di cocaina.
      é gente inaffidabile con seri disturbi mentali.
      la vera epidemia è questa ma non gli si da il giusto risalto…..

  6. Se rubi a dei narcotrafficanti e li fai arrestare una vendetta devi aspettartela.

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