Conduttura abusiva otturata, agricoltori a secco da quattro giorni

Le temperature estive non si sono fatte attendere, entrando direttamente dalla porta d’ingresso del solstizio lo scorso 21 giugno. A soffrire il clima torrido non sono i cittadini, che a disposizione hanno come arma principale i climatizzatori d’aria, ma anche il raccolto dei campi dell’intero comprensorio peligno. Peccato che c’è chi, come gli abitanti di via Montesanto a Sulmona, non possa irrigare il proprio raccolto poiché il canale irriguo della zona è ostruito da quasi quattro giorni. Un’eternità per chi s’intende della cura delle coltivazioni e del raccolto. Specie se l’assenza dell’acqua – che quest’anno si annuncia essere in generale molto grave – si prolunga in un periodo del genere, senza piogge e con temperature che superano i 35 gradi.

Un problema ormai ciclico per gli abitanti della zona in cui è stato edificato il nuovo parcheggio a supporto dell’ospedale SS. Annunziata dove, ancora prima della “cementificazione”, passava un piccolo ruscello, gestito per l’irrigazione agricola dal Consorzio di bonifica Aterno Sagittario, intubato – a quanto sembra abusivamente – a seguito dei lavori per la costruzione delle cosiddette palazzine Rubeo. Disagi che si ripetono durante la stagione estiva. Tre anni fa, dopo una settimana a secco e svariate segnalazioni, la Pavind intervenne rimuovendo un istrice morto che ostruiva il canale. Stessa scena con protagonisti diversi lo scorso anno, quando ad impedire il passaggio dell’acqua fu un pezzo di polistirolo finito nel canale. Questa volta, invece, il “tappo” è ancora da svelare, solo che la Pavind non interverrà, perchè il Consorzio è moroso da troppo tempo (a proposito di eredità lasciate dalla vecchia gestione) e così dovrà forse essere chiamata, come accadrà oggi per una situazione simile nei pressi di Villaggio Gemma, un’altra ditta di Avezzano.

Il problema, spiegano dal Consorzio, è nell’intubamento abusivo dei canali, eseguito senza cioè l’autorizzazione del Consorzio stesso e quindi senza i criteri necessari per garantirne la pulizia: per intendersi un pozzetto ogni circa 20 metri per intervenire in caso di necessità. Proprio ieri il Consorzio ha per questo diffidato la ditta costruttrice delle palazzine, dove si trova tra gli altri anche il distretto sanitario, ad intervenire.

I disservizi, d’altronde, sono iniziati con la costruzione delle nuove palazzine, edificate sopra la forma che portava l’acqua ai terreni adiacenti. A complicare l’abuso, l’assenza a monte del canale irriguo di un filtro che impedisse a foglie, animali o oggetti di ostruire il passaggio dell’acqua. Solo lo scorso anno, dopo l’ennesimo episodio di secca, fu messa da parte di un privato una sorta di griglia per impedire nuove ostruzioni. Peccato che quest’ultima sia stata da poco rimossa da ignoti. L’utenza, inoltre, non può attivarsi per la pulizia del canale poiché passa per zone private. C’è chi ha già perso il raccolto di patate, e se non si dovesse intervenire subito ad andare a male saranno anche altri prodotti della terra con un ingente danno economico.

Dopo l’espropriazione di massa dei terreni per la costruzione del nuovo ospedale e delle palazzine adiacenti, a coltivare la terra nella zona sono rimasti in pochi. Sarebbe compito della ditta che ha acquistato quei terreni occuparsi della pulizia del canale, ma ciò non avviene da tempo. Piante e ortaggi, intanto, continuano a seccarsi e con essi i guadagni di chi vive dell’oro della terra con la pazienza che è ormai agli sgoccioli. Così come l’acqua , d’altronde.

1 Commento su "Conduttura abusiva otturata, agricoltori a secco da quattro giorni"

  1. Lupus in fabula | 25 Giugno 2021 at 08:46 | Rispondi

    Lavori non autorizzati…eseguiti abusivamente alla caxxo di cane…per il tornaconto personale di un privato , i “controllori” che non hanno controllato un bel niente…ci saranno da qualche parte le comunicazioni di fine lavori nel rispetto dei progetti presentati, visto che in una delle palazzine realizzate vi sono delle attività economiche in esercizio e una “ casa funeraria a se stante, con annessi parcheggi.
    Se ci sono stati degli abusi e difformità perché nessuno è intervenuto?

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