Covid, sorvegliati sotto quota 1000. Solo un ricoverato in terapia intensiva

Sono 19 i nuovi casi positivi al Covid (-29 rispetto a ieri) registrati oggi in Abruzzo, che portano il totale dall’inizio dell’emergenza a 74.712. Il totale risulta inferiore in quanto è stato eliminato un caso risultato in carico ad altra Regione. Il bilancio dei pazienti deceduti non registra nessun nuovo caso e resta fermo a 2.512. Salgono a 71.175 i dimessi/guariti (+30 rispetto a ieri).

Gli attualmente positivi in Abruzzo (calcolati sottraendo al totale dei positivi, il numero dei dimessi/guariti e dei deceduti) sono 1.025 (-12 rispetto a ieri). Sono 28 i pazienti (-3 rispetto a ieri) ricoverati in ospedale in area medica; 1 (-1 rispetto a ieri con nessun nuovo ingresso) in terapia intensiva, mentre gli altri 996 (-8 rispetto a ieri) sono in isolamento domiciliare con sorveglianza attiva da parte delle Asl.

Nelle ultime 24 ore sono stati eseguiti 2.745 tamponi molecolari e 2.146 test antigenici. Il tasso di positività, calcolato sulla somma tra tamponi molecolari e test antigenici del giorno, è pari a 0.38 per cento. Del totale dei casi positivi, 18.976 sono residenti o domiciliati in provincia dell’Aquila (+8 rispetto a ieri), 19.438 in provincia di Chieti (+5), 18.177 in provincia di Pescara (+1), 17.412 in provincia di Teramo (+5), 587 fuori regione (+1) e 122 (-2) per i quali sono in corso verifiche sulla provenienza.

Il Vicepresidente del consiglio regionale, Domenico Pettinari, ammette la propria preoccupazione per la presenza sul territorio abruzzese della variante Delta del Covid-19. “Non bisogna trascurare l’aumento di contagi in Abruzzo riconducibili alla cosiddetta variante Delta – spiega Pettinari – Dalla stampa apprendiamo che la nostra regione è una delle due in Italia che registra un aumento sostanzioso di contagi, rispetto alle ultime settimane. Anche se siamo ancora nella zona di non criticità, invito l’Assessore Verì a non sottovalutare i dati e incrementare il tracciamento dei positivi al fine di isolare immediatamente i casi ed evitare che la situazione diventi critica”.

“Sono preoccupato per le notizie sulla comparsa di questa variante in Abruzzo – continua il Vicepresidente – e per il fatto che la nostra sarebbe una delle due regioni in Italia che ha visto aumentare i casi, circa 40, in un solo giorno. Non dobbiamo abbassare la guardia: siamo vicini alla scadenza dell’obbligo delle mascherine all’aperto, le alte temperature spingono le persone ad uscire e, ora più che mai, i rischi non devono essere minimizzati. Le operazioni di tracciamento sono diminuite troppo, dovrebbe essere riattivata la task force per l’analisi dei tamponi e riportarla a circa 5mila unità giornaliere come negli scorsi mesi. La variante va stoppata il prima possibile. Invito quindi la Regione a fare quanto di propria competenza e i cittadini a non abbassare troppo la guardia. Il senso di responsabilità non ci deve mai abbandonare neanche quando il nemico sembra sconfitto, perché pochi errori possono costare un prezzo troppo alto”.

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