Crisi idrica: stretta sui rubinetti nel paese delle sorgenti

L’ordinanza è di quelle preoccupanti, visto che proviene dal sindaco del paese dove l’acqua sgorga: troppo poca a giudicare dal provvedimento con cui il primo cittadino di Pettorano sul Gizio, Antonio Carrara, ha disposto da oggi una stretta sull’uso dell’acqua potabile. Le scarse precipitazioni stagionali, largamente inferiori alla media stagionale e una “diminuzione dell’acqua alle sorgenti che crea difficoltà per i diversi usi dell’acqua”, hanno così costretto il sindaco a mettere nero su bianco il divieto che durerà, salvo proroghe, fino alla fine di settembre. Per tutta l’estate, insomma, quando le seconde case si riempiono in paese e la pressione non permette all’acqua di arrivare ai piani alti. “Severamente proibito utilizzare l’acqua potabile per irrigare orti e giardini, lavare autoveicoli e, in ogni caso, usare l’acqua potabile per usi diversi da quelli previsti dalla concessione (domestici, igienici, zootecnici)” si legge nell’ordinanza con cui si avvertono gli eventuali trasgressori di multe fino a 500 euro.

Provvedimento sollecitato dalla stessa Saca che, con l’acqua delle sorgenti di Pettorano sul Gizio, serve gran parte del suo servizio e che, verosimilmente, dovrà essere esteso anche agli altri Comuni più grandi, compresa la possibilità, ora che è arrivato anche il caldo vero, di dover chiudere le fontane pubbliche.

3 Commenti su "Crisi idrica: stretta sui rubinetti nel paese delle sorgenti"

  1. Benissimo! Avanti così che qualche risultato iniziamo a vederlo! Tolleranza 0 per i trasgressori mi raccomando!
    Buon Lavoro a tutti!!

  2. Santa Margherita aiutaci Tu | 20 Giugno 2024 at 08:00 | Rispondi

    Ma che siamo su “ scherzi a parte “, il paese dell’acqua che ne resta… senza.

  3. Controllare chi innaffia i propri giardini con acqua potabile….e non la paga..

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