Dal commissariamento alla monarchia: unica lista alla lizza per il Direttivo della Giostra

Una sola lista correrà all’elezione del nuovo Direttivo dell’Associazione Giostra Cavalleresca, a meno di ribaltoni impronosticabili dell’ultimo minuto. La scadenza per la presentazione delle liste è fissata alle 24 di questa notte, ma si preannuncia una corsa in solitaria per la tornata elettorale del prossimo 3 dicembre. A capo dell’unica lista fino ad ora regolarmente iscritta c’è Maurizio Antonini, commissario reggente da dieci anni, pronto ad essere ufficialmente a furor di popolo, o meglio di soci. Ottantuno in teoria, molti meno in pratica poiché andati persi nel corso del tempo. Anche perché nomi e cognomi dei soci non sono stati consegnati ai componenti della lista “La Giostra di tutti”, che non parteciperà alla corsa elettorale.

Al momento, “La giostra di tutti” non ha i requisiti per concorrere. Troppo pochi i 6 candidati che concorrerebbero per la formazione di un direttivo a metà, dato che sono esplicitamente richieste dallo statuto 9 candidati a lista per altrettanti posti da ricoprire nei vertici dell’associazione. Una prova di accordo per la regolare presentazione della lista è stata fatta, ma la Giostra ha risposto picche. O nove, o niente.

Nonostante il muro alzato dall’Associazione, tre candidati di “La giostra di tutti” questa mattina hanno presentato il progetto che sarebbe nato in caso di elezione. Si tratta di Dino Iacobucci, Roberto La Gatta e Giancarlo D’Alessandro, che con una corposa conferenza stampa hanno delineato l’ambizioso lavoro che sarebbe stato avviato per far crescere la Giostra a trent’anni dalla sua fondazione.

Anzitutto il cambiamento dello status giuridico, con un passaggio da Associazione Culturale a Società cooperativa a mutualità prevalente, sulla falsariga del Palio di Siena. Un primo passo per slegarsi dai fondi annuali provenienti dalla Regione Abruzzo che “non garantirebbero progetti a lungo termine”. Ma il cambiamento più grande prospettato è l’addio alla Fondazione Carispaq che, a detta dei tre componenti della lista, avrebbe un peso troppo specifico all’interno dell’Associazione, non permettendo alla manifestazione di crescere ed uscire dai propri confini. Insomma, addio alle elemosine annuali e creazione di un progetto brand Giostra sostenuto anche da un fondo unico di sostegno economico-finanziario dei sulmonesi residenti all’estero.

Tra i punti presenti in programma ci sono il restauro della sede storica, la creazione della prima fiera rinascimentale dei borghi e sestieri e la cena rinascimentale lungo corso Ovidio con un protocollo d’intesa con Niko Romito. Un progetto avveniristico, a cui si aggiungono l’istituzione della scuola permanente musici di Giostra (con la partecipazione della Scuola musicale sulmonese e il Conservatorio dell’Aquila), una carrozza ferroviaria dedicata alla Giostra nei treni storici e la realizzazione dei 7 murales dei borghi e sestieri con un protocollo d’intesa con l’università di Firenze.

2 Commenti su "Dal commissariamento alla monarchia: unica lista alla lizza per il Direttivo della Giostra"

  1. SalviamoSulmona | 30 Novembre 2023 at 15:33 | Rispondi

    Ottimo, ottimo, lasciamo che la più bella ed importante manifestazione storico culturale di stampo rinascimentale d’Abruzzo ed una tra le più blasonate d’Italia e dell’intera Europa spicchi il volo libera e svincolata da interessi di parte.
    Sulmona, che non è una città qualunque, ha bisogno di mirare in alto.
    Avanti ragazzi!

  2. Ma non si può trovare un accordo e magari un consiglio costituito da entrambi. Così come esposto il progetto mi sembra interessante e anche coraggioso!!

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