D’Alfonso ha tre giorni per decidere. Elezioni regionali entro dicembre

La Giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari, ha deciso: Luciano D’Alfonso ha tre giorni di tempo “per l’esercizio del diritto di opzione”. Era dato per certo in Regione che la giunta avrebbe rimandato i lavori a settembre ed invece ha votato ed approvato a maggioranza, la proposta formulata dalla vicepresidente, Grazia D’Angelo che comporta il precipitare della situazione in Regione Abruzzo perché adesso D’Alfonso non ha più scuse e deve scegliere quale ruolo mantenere: senatore o presidente di Regione.

Il processo che invece porta alle prossime elezioni regionali subisce ora una forte accelerazione, alla scelta di D’Alfonso che avverrà entro domenica infati, scatteranno 90 giorni entro i quali bisognerà ritornare al voto, al più tardi entro novembre. Spariglia molto i piani delle coalizioni e trova tutti un po’ impreparati. In Regione stanno provando ad individuare il cavillo burocratico attraverso il quale posticipare di qualche tempo la data delle elezioni sostenendo che i 90 giorni scatterebbero dalla “presa d’atto” del Consiglio regionale che con la pausa estiva si riunirebbe a settembre facendo guadagna trenta preziosissimi giorni al centrosinistra, arrivando a posticipare la data delle elezioni al più tardi a dicembre.

Secondo una nota del senatore di Fratelli D’Italia Marsilio invece, non essendo stata approvata all’unanimità la mozione – il Pd si è astenuto – D’Alfonso può anche non scegliere ed allungare ulteriormente i tempi facendo scattare una procedura che lo porterà definitivamente alla scelta.

Scrive Marsilio in una nota: “Il Pd continua a tutelare Luciano D’Alfonso, lasciandogli fare il Senatore ed il Presidente di Regione, pur essendo di fatto incompatibile. Pur di allungare la data delle elezioni regionali abruzzesi, per trovare una quadra che il centrosinistra non ha più, il Pd gioca sulla pelle dei cittadini dell’Abruzzo. L’astensione del Pd ha sostanzialmente allungato i tempi della decadenza di D’Alfonso, visto che sicuramente ad agosto la Giunta per le elezioni non verrà convocata. Un atto ignobile volto solo ed esclusivamente a tutelare D’Alfonso a scapito degli abruzzesi che invece da tempo invocano un ritorno alle urne”.

La vera questione in ballo è che il candidato più quotato a centrosinistra, il vicepresidente del Csm Giovanni Legnini non può essere ufficializzato fino alla fine del suo mandato cioè fine settembre. Questo indebolisce ulteriormente il centrosinistra già abbastanza rimaneggiato dall’esperienza di governo regionale tanto che i sondaggi danno dietro a centrodestra e Cinquestelle – alle prese con i problemi avuti con le regionarie. Questione di giorni e poi l’incertezza sul futuro della Regione verrà meno, dando inizio ad una nuova fase.

Savino Monterisi

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