Dalla Marelli alla Zes, le opportunità e le medaglie appuntate

Per la sindaca di Sulmona Annamaria Casini l’acquisto della Magneti Marelli ad opera della Calsonic Kansei: “Pone un punto fermo, almeno per il medio periodo, in merito alla permanenza della multinazionale nel nostro Nucleo Industriale”. Le parole di Casini fanno eco a quelle del segretario regionale Uil Michele Lombardo che aveva parlato di futuro roseo come auspicio per l’avvenuto acquisto, perché lo stabilimento sulmonese e tutto il gruppo industriale entrano a far parte di un conglomerato economico fra i primi dieci del mondo con un fatturato di 15,2 miliardi di euro l’anno.

I vertici nazionali Uil hanno chiesto un incontro al gruppo industriale in attesa del quale per Lombardo è fondamentale salvaguardare i livelli occupazionali degli stabilimenti industriali e l’elevato “know how” tecnologico dello stabilimento sulmonese. Aggiunge ancora Lombardo che le premesse però sono buone per due ragioni perché i giapponesi nei loro stabilimenti fanno componentistica di tipo diverso, non si verifica perciò sovrapposizione di produzione e perché non hanno altri stabilimenti o centri di ricerca e sviluppo in Europa. “Per avere un quadro compiuto e completo – dichiara ancora Lombardo – bisogna aspettare l’incontro nazionale e il piano industriale del gruppo”.

Scrive invece Casini:“È il momento di lavorare per creare le condizioni ed individuare strumenti finalizzati a rivitalizzare il comparto industriale locale, cercando forme innovative di incentivo per attirare operatori in grado di collaborare in tale processo. Il nostro Nucleo industriale, che appartiene alla Valle Peligna, vanta di spazi ed esperienza produttiva, pertanto con determinazione deve intraprendere questa sfida, coalizzando tutte le forze politiche, le parti sociali e il sistema produttivo locale nell’interesse del nostro territorio”.

In questo quadro di apparente e ritrovato ottimismo, si inseriscono le dichiarazioni del presidente vicario della Regione Giovanni Lolli che ha ufficializzato la proposta tecnica di creazione una Zes – Zona economica speciale – regionale. “Nei prossimi giorni – scrive Lolli – si terrà un confronto al fine di arrivare ad una proposta possibile e condivisa per la realizzazione della Zona economica speciale della Regione Abruzzo attraverso il Piano di sviluppo strategico da presentare alla Presidenza del Consiglio dei ministri.”

La proposta viene fuori dal confronto della Regione con i sindacati confederali che hanno spinto affinché l’Abruzzo crei le condizioni per essere inserito nel 2022 nei nuovi corridoi di transito dell’Unione Europea – Tnt. Linee direttrici sulle quali si sostanzierà il traffico merci e passeggeri dell’Unione in futuro. Il tentativo è quello di fare un’asse orizzontale Tirreno-Adriatico che vada dal porto di Civitavecchia a quelli di Ortona e Vasto e poi si apra ad est verso i Balcani, terminale della nuova Via della Seta che la Cina sta realizzando. Un corridoio che crea le condizioni per lo sviluppo oltre che della costa anche delle Aree Interne abruzzesi che si troverebbero nel mezzo del passaggio delle merci e potrebbero diventare appetibili agli investimenti anche in virtù della futura Zes.

“Bisognava fare una scelta coerente con lo spirito della legge – conclude Lolli – abbiamo inserito Ortona e Vasto, due porti industriali e li abbiamo collegati ai nodi logistici costitutiti dall’interporto di Manoppello, di Avezzano, dagli autoporti di Roseto e San Salvo e dall’aereoporto di Pescara. Intorno a questo, nella logica del corridoio Adriatico e Tirreno-Adriatico, il tutto collegato attraverso le reti Tnt, sono state individuate le aree a destinazione industriale nelle quali calare la Zes partendo da una macroarea che ricomprende i Comuni di Vasto, Ortona, San Salvo, Fossacesia, Atessa, Paieta, Cupello, Gissi, Monteodorisio, Mozzagrogna. Le altre aree strategiche sono Mosciano Sant’Angelo, Sulmona, Avezzano, Carsoli e Oricola”.

A dirla tutta per l’inserimento delle aree interne e in particolare di Sulmona, si sono battuti soprattutto i sindacati, perchè la politica locale sui tavoli che contano, tanto quello della Fca, quanto quello per la Zes, a dispetto delle medaglie intestate e i proclami, si è vista poco poco e più spesso niente.

Savino Monterisi

1 Commento su "Dalla Marelli alla Zes, le opportunità e le medaglie appuntate"

  1. Toyota,skoda,citroen,audi,bmw,ford,kia,peugeot,honda ,tutti con nuovi modelli IBRIDE , FCA??? niente per il momento, forse aspettano dalla casini un consiglio.

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