Decreto ingiuntivo contro “sé stesso”: le storie di “fantascienza” del Consorzio di bonifica

“Dimentica” di pagarsi stipendio e rimborsi spesa e fa un decreto ingiuntivo all’ente da lui stesso diretto.

Sembra la trama di un film di fantascienza, se non fosse che ormai, a distanza di anni, quel che riguarda il Consorzio di bonifica Aterno-Sagittario vede la realtà spesso superare la fantasia.

L’ultima “storia di straordinaria amministrazione” viene direttamente dal tribunale di Sulmona, che ha recapitato nei giorni scorsi al Consorzio un decreto ingiuntivo a firma dell’ex commissario Sergio Iovenitti.

Il dirigente regionale, dalla Regione inviato a Pratola per cercare di rimettere in ordine i conti del Consorzio, ha infatti citato in giudizio sia la Regione che il Consorzio per vedersi corrisposti le sue indennità di missione e i suoi rimborsi spesa.

Nulla di strano e di fatto dovuto, se non fosse che, specie per i rimborsi, di fatto Iovenitti è come se avesse fatto causa a sé stesso.

In qualità di commissario da febbraio a settembre del 2020, infatti, avrebbe lui stesso dovuto liquidarsi, mese per mese, le spese sostenute per i viaggi fatti dall’Aquila: poco meno di 4,5mila euro a cui si aggiungono quasi 12mila euro di retribuzione per la prestazione di lavoro (quest’ultima richiesta alla Regione). Senza contare le spese legali, che quelle non erano proprio previste.

A distanza di due anni, ora, l’ex commissario si è ricordato del credito vantato, che qualcuno, a partire da lui stesso, non gli ha erogato. Probabilmente perché di soldi in cassa non ce ne erano e non ci sono.

3 Commenti su "Decreto ingiuntivo contro “sé stesso”: le storie di “fantascienza” del Consorzio di bonifica"

  1. Vincent Cogesar | 8 Settembre 2022 at 20:08 | Rispondi

    Putavam vence la uerr neu?!?!?

  2. Mamma me….

  3. Il bello è capire cosa rispondeva lui a chi vantava un credito nei confronti del consorzio

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