Demolizioni e case a 1 euro: la rivoluzione urbanistica del centro di Pratola

Vico San Rocco diventa una piazza: giù due immobili che erano ruderi e che non potevano rientrare neanche negli aggregati post terremoto. I privati li hanno donati e il Comune li ha buttati giù, trasformando uno spazio urbano degradato in un potenziale luogo di aggregazione, contestualmente avviando la ricostruzione degli altri edifici che, ora, affacceranno sulla nuova piazza.

E’ uno dei passaggi, “il primo, ma non l’ultimo”, dice la sindaca Antonella Di Nino, della politica urbanistica dell’amministrazione di Pratola Peligna, impegnata a recuperare, migliorare e rendere fruibile il centro storico, anche optando per scelte coraggiose come quelle dell’abbattimento senza ricostruzione.

Operazione preceduta da una ricognizione dello stato di degrado del patrimonio immobiliare pratolano e che ora ha visto anche il licenziamento delle linee guida per gli interventi edilizi nei vari quartieri del centro storico.

“In questo modo, con la realizzazione di nuovi spazi pubblici – spiega la di Nino che sta portando avanti il progetto con l’assessore Paolo Di Bacco -, si persegue l’obiettivo di elevare i livelli di vivibilità delle abitazioni limitrofe oltre a favorire condizioni di socializzazione. Tutto ciò nella premessa di una maggiore sicurezza nell’ambito degli interventi post sisma”.

Il sistema, assicura la sindaca, sarà perseguito anche per altre aree, anche se per la riqualificazione sarà necessario reperire nuove risorse: “Non è un’operazione a costo zero – spiega – anche se i proprietari ci hanno donato gli immobili”.

A costo zero, anzi ad 1 euro, è invece l’iniziativa “cugina”, quella cioè di mettere a disposizione, sempre grazie ad un accordo con i privati, immobili ad 1 euro, con l’impegno, da parte di chi acquista, di ristrutturare e riqualificare gli stessi.

I numeri, finora, danno ragione all’iniziativa dell’amministrazione: 19 le case a disposizione sul portale del Comune dedicato, 6 gli atti già stipulati, 5 in via di prossima definizione, 5 i progetti di recupero già depositati, 4 i sopralluoghi e 4 le verifiche documentali in corso. Con gli stranieri in prima fila alla ricerca dell’affare, del buen ritiro nella provincia italiana.

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