E’ incinta, esclusa dalle elezioni: nuovo scivolone dei maestri da sci. “Il Collegio si dimetta”

Il tribunale amministrativo regionale conferma e ribadisce l’illegittimità dell’operato del Collegio regionale dei maestri da sci che, nella gestione delle elezioni per il rinnovo delle cariche, aveva compiuto diverse esclusioni di candidati per presunta mancanza di titoli.

Così dopo la sentenza del Consiglio di Stato che qualche settimana fa aveva riammesso definitivamente nella competizione un maestro da sci finito sulla sedia a rotelle, ora il giudizio dei giudici amministrativi dà ragione ad una donna, esclusa perché rimasta incinta, e ad un uomo che aveva sospeso temporaneamente la sua attività di maestro e per questo non aveva frequentato il corso di aggiornamento.

La logica che aveva mosso il Collegio, oggi ancora in carica in virtù della sospensione delle elezioni da parte dei giudici, era che chi aveva pagato la quota ridotta, perché impossibilitato ad esercitare, non avesse diritto ad essere candidato e andava iscritto in un elenco speciale.

“Il requisito necessario per poter essere eletti quali membri del Consiglio direttivo del Collegio è l’iscrizione continuativa almeno quinquennale all’Albo regionale dei maestri di sci – scrivono i giudici – non risulta prevista alcuna sospensione dall’Albo regionale in costanza di iscrizione in detto elenco (quello speciale, ndr)”.

“Le sentenze definitive, è bene ricordarlo, ci saranno a maggio 2023, però è del tutto evidente che il Consiglio Direttivo uscente e non più legittimamente in carica, ha voluto intraprendere queste temerarie battaglie che a noi sono sembrate fin dal principio illegittime ed ingiustificate, tant’è che poi i giudici del Tar e del Consiglio di Stato ci hanno dato ragione – scrive il gruppo di maestri che si oppone agli attuali amministratori -, solo per poter rimanere in caria non si sa per quanto tempo ancora! Per questo chiediamo le dimissioni dell’intero Consiglio Direttivo, l’intervento dell’Organo di Vigilanza della Regione che non può più ‘girare la testa dall’altra parte’, il commissariamento del Collegio con un Commissario super partes che riapra la lista delle candidature e degli aventi diritto al voto, quindi riammettendo tutti quelli che iscritti, per bontà loro, nell’elenco speciale, a marzo 2022 venivano illegittimamente esclusi”.

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