Fase due, domani la Magneti Marelli riapre la fabbrica

Sarà la Magneti Marelli la prima grande azienda a riaprire i battenti: lo stabilimento di Sulmona si metterà in moto infatti già domani, anche e soprattutto per permettere alla Sevel, di cui è principale fornitore, di poter riavviare la catena di montaggio lunedì prossimo, come annunciato.
Nella fabbrica sulmonese si inizierà già dal primo turno, in versione ridotta, per preparare ambienti e lavoro. Nel primo turno saranno impiegate sette persone, ma già dal secondo turno si passerà al 20-30% della forza lavoro (circa 20 operai nel turno), per arrivare all’ultimo ingresso a pieno regime, ovvero tra i 70 e 80 addetti.
La produzione sarà dedicata completamente al Ducato, o meglio alla produzione delle sospensioni e delle traverse che poi dovranno servire per l’assemblaggio del Ducato ad Atessa.

Straordinarie le misure di sicurezza che saranno adottate: all’ingresso ogni dipendente sarà munito di due mascherine e dispositivi di protezione individuale, oltre ad essere sottoposto al controllo della temperatura, mentre ad ogni inizio turno ciascun operaio si dovrà occupare di sanificare, con materiale che sarà fornito dall’azienda, tutti i dispositivi con i quali entrerà a diretto contatto (touch screen, carrelli, macchinari, ecc.) e questo in aggiunta alle sanificazioni generali che saranno fatte ogni giorno da ditte esterne.
Ovviamente bisognerà rispettare la distanza di sicurezza di un metro tra una postazione e l’altra, mentre i turni mensa saranno scaglionati e allocati su postazioni a scacchiera, separate da barriere in plexiglass, che verranno utilizzate in modo alterno tra un turno e l’altro e sanificate ad ogni uscita dei commensali.
A lavoro, poi, si dovrà andare già vestiti con la tuta blu, perché gli spogliatoi saranno chiusi per evitare assembramenti e il più possibile l’uso di spazi in comune.
La Magneti Marelli era stata una delle ultime aziende a chiudere i battenti circa un mese fa e domani riparte a pieno regime per permettere al settore dell’automotive, il più importante in assoluto in Abruzzo, di ricominciare a produrre, tagliando di fatto il nastro della fase due.