Fiom denuncia “arroganza aziendale”. Fegatelli bacchetta Fim Uilm e Uglm

Clima teso alla Marelli,  tra le polemiche di qualche giorno fa sulle temperature elevate all’interno degli stabilimenti in assenza di impianti di condizionamento funzionanti e l’ultimo licenziamento la situaizone non sembra migliorare. A denunciarlo la Fiom che ha parlato di “atteggiamenti aziendali che stanno colpendo più lavoratori attraverso licenziamenti, provvedimenti disciplinari e continue e ripetute visite fiscali per ogni singolo evento morboso”. A quanto riportato nella nota del sindacalista Alfredo Fegatelli, su 15 giorni di malattia sono state inviate 9 visite fiscali. La Fiom poi bacchetta Fim Uilm e Uglm e chiede

“invece di auspicare in una magnanima azione unilaterale da parte dell’azienda, non ritengono che il vaso sia colmo e che sia arrivato il momento di rispondere unitariamente all’arroganza aziendale” incalza Fegatelli  che invita “prima di agire come al solito”, a intrtaprendere azioni congiuntamente alle altre sigle. Il sindacalista torna a specificare “Ogni volta che capita un evento, la domanda che ci viene fatta dal lavoratore colpito è se l’azienda lo può fare” e la risposta che spesso la Fiom deve dare agli operai resta
la stessa dai tempi dell’accordi con le sigle sindacali, un sì che dipende dal famoso CCSL, “In quell’accordo sono previste tutte le deroghe necessarie all’azienda e non solo”.

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