Grande municipalità, Popoli pronta a deliberare in Consiglio comunale

Gli incontri si susseguono. Il movimento Ripensiamo il Territorio va dritto verso il suo obiettivo, nonostante le difficoltà e, probabilmente, anche lo scarso interesse degli amministratori. Ma a Popoli, dopo il movimento nasce, il seme ha attecchito e venerdì (ore 17) si svolgerà un Consiglio comunale dedicato alla costituzione di una grande municipalità.

Una unione tale da comprendere 10mila abitanti per contrastare, in primis, il grave fenomeno dello spopolamento con le sue conseguenze: svuotamento di servizi, tassazione in crescita, svalutazione edilizia al 40% , isolamento inesorabile e progressivo. Sarà il momento, in Consiglio, di adottare una formale delibera e di invitare altri comuni a fare altrettanto con l’intento comune di arrivare ad un parlamento territoriale.

“Popoli vuole rompere gli ormeggi – scrivono dal movimento -, gravata da una presa di coscienza che la polverizzazione amministrativa in corso non ci salverà e quindi occorre fare massa critica per assumere un forza che permetta il rilancio di quella che viene chimata la ‘Chiave dei 3 Abruzzi’ intendendosi, Bussi sul Tirino, Tocco Casauria, S. Benedetto in Perillis, Collepietro, Vittorito, Corfinio, Roccacasale”.

Durante l’assise, dunque, sarà visionata e passata ai voti la visione strategica di questo tratto di territorio, “cerniere” tra mare e monti. L’apposita commissione comunale ha già buttato giù qualche idea: “E’ stata indicata una chiara direzione di marcia, con progetti da consolidare con tutti i cittadini degli 8 comuni limitrofi e coinvolti per rendere attrattive le nostre aree a livello internazionale, senza minimalismi e all’attacco. Ciò sarà possibile con le incentivazioni derivanti dalla fusione dei comuni, in un’unica entità, efficiente, efficace e coesa”. Per fare questo si parla di 32 milioni di euro in 10 anni per lavorare su sanità, formazione, trasporti. Solo per iniziare.

Simona Pace

2 Commenti su "Grande municipalità, Popoli pronta a deliberare in Consiglio comunale"

  1. Popoli si dovrebbe fermare.Popoli e Bussi sono indubbiamente Secondo Abruzzo ,proprio per remota appartenenza storica indipendentemente da come la abbia poi pensata Mussolini.Pero’ una nuova entita’ amministrativa che si dovrebbe escogitare e che anche spazzi via questi enti circensi di comuni con ormai poche ed anche esanimi anime, e’ per risultare efficace ,in chiave contemporanea e che risponda alle future esigenze di vita anche green con le anche attuali richieste ambientaliste dei giovani che pretendono una vita sana pulita e con zero emissioni . Quindi un centro direzionale centrale che offra ogni necessita’ del cittadino,servito da una rete metropolitana ,e facilmente raggiungibile da tutti senza essere schiavi della automobile.Percio’ creare una entita’ amministrativa con sede nella Stazione di Sulmona e che raggruppi tutti i comuni serviti dalle stazioni fs nei quattro bracci da Bussi a Roccaraso a Fonteccho a Carrito e che potranno convergere a Sulmona con il biglietto urbano, per lavoro per acquisti per i servizi sanitari, scuole ,carabinieri etc.etc senza neanche uscire dalla stazione o nelle immediate vicinanze …Si costituirebbe una entita’ nuova ed attrattiva per nuovi cittadini che vorranno vivere in un ambiente pulito e salutare e potranno finalmente non possedere la automobile e da cio’ potrebbe ripartire anche il mercato immobiliare della intera zona.

  2. Lu pesciarol | 4 Aprile 2019 at 22:34 | Rispondi

    Intanto che pensassero a mettere un temporizzatore con display al semaforo sulla tiburtina. E non solo telecamere per fare multe e soldi

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