I Camosci della Maiella sulle rocce di Anversa e Petrella Liri. Aspettando di salire sul Gran Sasso

Hanno scelto un sito naturale nel comune di Anversa degli Abruzzi gli istruttori della scuola di alpinismo e scialpinismo I Camosci della Maiella per la prima lezione sul campo. O meglio sulla roccia che sabato e domenica scorsi la scuola intersezionale CAI ha dedicato ai temi della movimentazione e verticalità, ai rischi e pericoli della montagna, alla gestione dell’auto soccorso e della chiamata di soccorso.

Dopo due lezioni in modalità e-learning, è arrivato l’incontro con la montagna per gli allievi della scuola che dopo Anversa degli Abruzzi si sono spostati su una falesia nel comune di Petrella Liri dove “hanno testato con mano la loro prima ferrata – spiega l’istruttore e vice direttore della scuola Massimo Mariani – per imparare a riscendere con tecnica di calata in corda doppia”.

Anche tre donne tra i nove allievi che da Roma, Avezzano, Pescara, Ortona, Chieti e Sulmona hanno deciso di vivere un’avventura non solo sportiva. Come racconta Tony Forcellese uno degli iscritti al corso CAI che non si aspettava un’esperienza “così bella e soprattutto così tecnica”. Grazie alla professionalità e preparazione degli istruttori che “ci hanno fatto mettere in pratica tutto ciò che abbiamo studiato nelle lezioni on line”, con la giusta attenzione al tema della sicurezza. Aspetto spesso trascurato o non adeguatamente trattato e che invece il CAI considera fondamentale perché come Tony ha imparato in cordata “in montagna tutto si può fare ma con consapevolezza”.

Entusiasta e soddisfatto Tony originario di Teramo e residente da anni a Sulmona per il corso che lui ha scelto di seguire per conquistare maggiore indipendenza. “Volevo andare in montagna senza dipendere da nessuno – spiega Forcellese – consapevole dei pericoli e di come gestire eventuali emergenze”, perché anche chiamare i soccorsi non è sempre facile in situazioni di pericolo quando l’agitazione e la paura portano a commettere errori, leggerezze che possono costare caro.

Lezioni di vita e non solo di montagna quelle della scuola intersezionale CAI che agli allievi per prima cosa ha insegnato come l’importante non sia arrivare in vetta a tutti i costi ma capire fino a che punto è possibile spingersi. Oltre alle tante nozioni e tecniche apprese in materia di nodi, moschettoni e gestione delle emergenze di cui Tony Forcellese e gli altri allievi faranno tesoro in vista della prossima lezione che li vedrà il 29 e 30 giugno impegnati sul Gran Sasso con pernotto in quota.

Un’esperienza dalla quale i nove futuri Camosci della Maiella impareranno ad affinare le tecniche di alpinismo ma anche e soprattutto a sentirsi più uniti, ciascuno parte di un gruppo capace di vivere e condividere nuove ed emozionanti esperienze.

1 Commento su "I Camosci della Maiella sulle rocce di Anversa e Petrella Liri. Aspettando di salire sul Gran Sasso"

  1. Petrella liri non è comune ma frazione di Cappadocia

Lascia un commento

Il tuo indirizzo mail non verrà mostrato.


*