Il teatro che cura l’anima: al via oggi la rassegna amatoriale Arte in Festival

C’è un appuntamento nel cartellone estivo del Comune di Sulmona che si rinnova ormai da nove anni per invitare a scoprire il mondo del teatro. Si chiama Premio Confetto d’oro città di Sulmona il concorso organizzato dall’associazione culturale Arianna nell’ambito della rassegna Arte in Festival che dal 29 giugno al 8 luglio vedrà nove compagnie teatrali, compresa l’Arianna, portare in scena altrettanti spettacoli nella splendida cornice del cortile del palazzo della SS Annunziata di Sulmona.

Per vivere il teatro non solo da spettatore, come spiega Marisa Zurlo presidente dell’associazione Arianna che presenta Arte in Festival come “un incontro di anime”. Perché il teatro, continua la Zurlo, aiuta a riscoprire se stessi e la propria anima in un momento in cui l’umanità sembra passare in secondo piano, surclassata dalle sempre nuove forme di tecnologia digitale. “Abbiamo pensato a una rassegna capace di offrire spunti di riflessione – spiega Marisa Zurlo – per coinvolgere il pubblico in un dibattito su temi diversi “.

Come quello dell’intelligenza artificiale che con il teatro c’entra poco perché “poco c’entra con l’uomo e le sue emozioni” afferma la Zurlo sottolineando l’importanza di preservare oggi più che mai la propria immaginazione e creatività. Anche attraverso il teatro, luogo d’eccezione dove tutti coloro che entrano a farvi parte “compiono un atto creativo” perché spiega Marisa Zurlo “ogni volta portano sul palcoscenico qualcosa che primo non esisteva”. Una creazione di gruppo dove ognuno, recitando la propria parte o lavorando dietro le quinte, contribuisce alla buona riuscita dell’intero spettacolo.

Ed è forse questo il messaggio più importante che il teatro è in grado di trasmettere, capire che ogni ruolo, dalla comparsa al protagonista, ha un suo valore perché “non c’è chi vale di meno e chi vale di più – continua Marisa Zurlo – e tutti devono sentirsi parte di un’armonia”. Concetto che a volte si fa fatica a recepire soprattutto in contesti non professionali dove ognuno mette il proprio tempo al servizio di una passione che a volte non sembra ripagare i tanti sacrifici. Eppure una ricompensa c’è sempre, al di là delle battute recitate sul palco, ed è quel senso di appartenenza che il teatro, sia esso amatoriale o professionale, è in grado di generare. Per una crescita interiore non solo individuale, un percorso che per i membri dell’Arianna inizia dalla prima lettura del copione, rigorosamente di gruppo, momento in cui ognuno è libero di esprimersi sulla storia da rappresentare come sui personaggi da interpretare. “Tutto questo è il teatro” afferma Marisa Zurlo la cui compagnia ha da poco celebrato trent’anni di attività portata avanti anche attraverso la rassegna Arte in Festival che quest’anno ospiterà otto compagnie i cui spettacoli toccheranno temi differenti.

Ad aprire la manifestazione oggi alle ore 21 lo spettacolo Il cappello di carta portato in scena dalla compagnia Il cassetto nel sogno che al pubblico dell’Annunziata racconterà la storia di una famiglia operaia che si trova ad affrontare la guerra, i bombardamenti e la fame senza mai perdere il sorriso. Il giorno successivo appuntamento con la commedia Ruttini in cucina della compagnia Rifornimento in volo. Ancora una commedia per l’appuntamento del 1 luglio con la compagnia Scenicamente che proporrà una riflessione sul concetto di “normalità” con lo spettacolo Accordi scordati. Il giorno successivo sarà la volta della compagnia Arianna che con Frammenti di Stelle renderà omaggio alle grandi dive del cinema italiano. Il 3 luglio spazio al dibattito che coinvolgerà il pubblico dopo la rappresentazione di Papà ti presento tuo figlio a cura della compagnia Il Ponte il cui regista e interprete Carmine Marino reciterà insieme a Vincenzo Lo Russo, attore detenuto nella casa circondariale di Lanciano. Con Non è mai troppo tardi, il 4 luglio, la compagnia Atriana racconterà con ironia il processo di alfabetizzazione avviato in Italia negli anni ’50 dal ministero dell’istruzione con la famosa trasmissione televisiva del maestro Manzi.

Il 5 luglio protagonisti saranno gli attori della compagnia Il Risveglio del centro sociale anziani di Sulmona con la commedia Il morto sta bene in salute mentre il 7 luglio I Marsattori di Avezzano presenteranno la brillante commedia dialettale la vedova ‘mbazzita. A chiudere la rassegna la compagnia Marame‘ di Francavilla al mare che con lo spettacolo Dietro le quinte, ovvero che sciccise la gelusie offrirà un esempio di vernacolo abruzzese.

Elisa Pizzoferrato

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