Il trionfo ai piedi del Morrone

Festeggiamenti della Morronese

Vincendo la finale play off contro il Pacentro di domenica scorsa, la Morronese raggiunge un traguardo mai toccato prima nella sua storia: la Prima Categoria.
La Polisportiva Morronese nasce nel 1982 in quel di Bagnaturo, con l’ambizione di essere la squadra calcistica delle frazioni pedemontane: il già citato Bagnaturo, San Pietro, Case Lupi, Badia, Fonte D’Amore e Marane. La formazione milita fra Terza e Seconda categoria fino al suo scioglimento avvenuto nel 1989.

La “vecchia” Morronese

È così che dopo ventisei anni di inattività, gli abitanti delle frazioni hanno detto che l’assenza della Morronese si era protratta fin troppo a lungo e poteva bastare. Al Comunale di Bagnaturo era ora che tornassero a giocare i giallo neri. Rinasce pressappoco così il calcio nelle frazioni, grazie ad alcuni ex calciatori e dirigenti della storica Polisportiva Morronese e ai loro figli oggi calciatori.
È la stagione calcistica 2015-2016 e l’ASD Polisportiva Morronese si presenta ai nastri di partenza della Terza Categoria della provincia dell’Aquila. Il mister è Nando Restaino, mediano dai piedi buoni, ex calciatore della “vecchia” Morronese con un passato anche nella Primavera del Napoli.

Tifosi, dirigenti e calciatori: rinasce la Morronese, 2015

Tutti danno per scontata la presenza nel girone B peligno-marsicano ma la lega inserisce stranamente la squadra nell’altro girone, quello A, dove è maggiore la presenza di squadre dell’Aquila. La decisione crea più di un malumore soprattutto fra i calciatori, desiderosi di affrontare le altre compagini peligne. Niente derby invece, eccetto quello con la Ferroviaria Amatori ma col senno di poi per i giallo neri è meglio così. Il campionato è combattuto, a giocarselo sono Pianola e Morronese, la prima vincente due volte su due negli scontri diretti è al comando per tutto il girone di andata, la seconda dopo un inizio di stagione con qualche intoppo, riesce dalla settima giornata ad infilare una serie di vittorie consecutive che ha dell’incredibile, ben tredici. Le due viaggiano appaiate fino a dieci giornate dal termine, quando la Morronese, trascinata a suon di gol dal bomber Matteo Liberatore che a fine anno sarà anche capocannoniere con trentaquattro reti, stacca il Pianola e vince il campionato.

È festa grande nelle frazioni, al primo tentativo è già promozione. Il merito è dei colpi di reni del portierone Torre, della solidità difensiva di Perna e di Di Cesare, delle sgaloppate sulla fascia dei fratelli Virtuoso, della visione di gioco di Di Cristoforo, dei gol impossibili di Giallorenzo, dei guizzi di Incani, dell’estro di Porretta e del senso del gol di Pezzullo.

Morronesi a Pacentro nella finale Play Off

Anno nuovo squadra vecchia, che ha vinto e non si cambia. Arriva qualche pezzo importante per la nuova Morronese: il centrale difensivo Pezzi, il terzino Intenza, l’esterno di centrocampo Colabrese e a stagione in corso un altro esterno, Safon. Sulla panchina confermatissimo mister Restaino mentre nello staff dirigenziale cambia qualcosa. Il presidente della Terza Categoria, Piergiorgio Schiavo, lascia la squadra delle frazioni per andare a dirigere la Sulmonese Ofena, al suo posto subentra Alfredo Leombruni.

La Seconda Categoria si presenta più ostica del previsto, anche quest’anno l’avvio di stagione per la Morronese non è dei più esaltanti. Ma è nel girone di ritorno che la squadra ritrova la forma dell’anno precedente risalendo la classifica e piazzandosi al quarto posto al termine della regular season. Il campionato va al Genzano, squadra dell’Aquila, mentre alla Morronese toccano i play off.
Ai quarti di finale la sfidante è la bestia nera Pianola che anche quest’anno ha sconfitto entrambe le volte la Morronese nella stagione regolamentare, ma la squadra delle frazioni questa volta pare irresistibile e batte gli aquilani 2 a 1, con reti di Liberatore e Safon.
La semifinale si gioca a L’Aquila contro la Polisportiva San Francesco, ma anche in questo caso sembra non essercene per nessuno e la tripletta di Liberatore e la rete di Colabrese portano i giallo neri in finale dove ad aspettarli c’è il rullo compressore Pacentro, al quale la vittoria del campionato è sfumata per un soffio.
Nel caldo torrido di maggio, si gioca la finale play off al Comunale di Pacentro. I padroni di casa ci tengono parecchio alla vittoria, la tensione è tanta, ma la Morronese si presenta in forma strabiliante e gioca una prima metà di partita ad altissimi livelli, chiudendola per 2 a 0 grazie ad una doppietta di Pezzullo che fa esplodere la parte di tribuna occupata dai tifosi giallo neri arrivati in massa per l’occasione. È qui che l’orgoglio pacentrano viene fuori e i padroni di casa prendono in mano la partita, ma la sfortuna si mette di traverso e il Pacentro riesce solo ad accorciare le distanze con Santilli. Sembrava impossibile per le frazioni invece è la realtà, la Morronese è promossa in Prima Categoria.

Il leader dei tifosi morronesi, Eugenio Biondi

«Per noi è stato coronare un sogno, con una squadra nata da zero nel 2015» dice il presidente Alfredo Leombruni, e aggiunge «abbiamo conquistato due promozioni in due anni nonostante il “budget zero” – senza rimborsi per i calciatori –, chi ha deciso di stare nel progetto lo ha fatto per vera e propria passione. Sappiamo che la Prima sarà molto più difficile, sia dal punto di vista calcistico che economico, ma proveremo anche l’anno prossimo a disputare un campionato a budget zero, salvo qualche piccolo rimborso spese per i calciatori che vengono da fuori città. Inizieremo da subito a lavorare per reperire le risorse economiche necessarie mentre nei prossimi due mesi insieme allo staff tecnico, costruiremo la squadra, per affrontare il prossimo campionato in maniera dignitosa con l’obiettivo di salvarsi senza troppa fatica».

Festeggiamenti della Morronese dopo la promozione in Prima Categoria

Il dirigente Secondo Delli Castelli ci rilascia una dichiarazione di cuore: «ci tengo a ringraziare tutti i sostenitori, i tifosi, gli abitanti delle frazioni e un grosso ringraziamento va anche agli sponsor. Abbiamo trasformato questo sogno in realtà e abbiamo trasformato questa squadra in una grande famiglia, non è raro che a fine partita i giocatori vadano a mangiare a casa dei dirigenti».

Liberatore, Di Cesare e Giallorenzo nell’esultanza per un gol

A Michele Giallorenzo, ragazzo di Bagnaturo che in queste due stagioni si è rivelato un mediano imprescindibile per mister Restaino chiediamo se anche il prossimo anno s’immagina con i colori giallo neri indosso: «al cuor non si comanda, due anni fa io e altri amici siamo stati fra i primi sostenitori di questo progetto. Ormai prossimo al traguardo dei 30 anni mi piacerebbe continuare a giocare col cuore nella squadra del mio paese perché in campo dai sempre qualcosa in più anche quando hai già dato tutto».

Ma la vera anima di questa squadra è senza dubbio Matteo Liberatore con un passato nei campionati di Promozione e Prima Categoria. Anche lui ragazzo di Bagnaturo, si è rimesso al servizio della causa noncurante della categoria e ha dimostrato sul campo tutto il suo valore risultando capocannoniere per due campionati consecutivi, segnando rispettivamente trentaquattro e ventisette reti. Ci dice: «la vittoria di qualsiasi campionato è sempre una gioia enorme ma farlo con la squadra del proprio paese lo è molto di più aldilà della categoria. Abbiamo creato questa realtà un pomeriggio d’estate al bar quasi per “scherzo” e poco alla volta i nostri dirigenti e tutto il paese hanno cominciato a trasformare questo “scherzo” in realtà e in due anni siamo riusciti a conquistare due promozioni».

Matteo Liberatore

E quando gli chiediamo se l’anno prossimo dovesse arrivare un’offerta da una squadra di categoria superiore come si comporterebbe ci risponde: « io il calcio l’ho sempre visto come un divertimento e uno sfogo, non un lavoro. Sono fiero ed orgoglioso della scelta che ho fatto e la rifarei altre mille volte perché con la Morronese abbiamo riportato questo sport ai vecchi fasti, un calcio senza rimborsi, un calcio fatto solo di divertimento, con l obiettivo di creare una grande famiglia. Per questo ringrazio i dirigenti, gli sponsor, lo staff tecnico e tutti i miei compagni di squadra compresi quelli dello scorso campionato e i tifosi – il nostro dodicesimo uomo in campo, fin quando loro vorranno supportarmi io non mi muoverò da Bagnaturo».

Savino Monterisi

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