La Befana con la calza vuota

Che resti sindaco o meno, un taglio del nastro dovrà saltarlo Annamaria Casini, quello cioè che il 23 gennaio prossimo vedrà la consegna del Vagy Combi al reparto di Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale Annunziata. Il primo cittadino di Sulmona, infatti, sarà l’unico di quelli coinvolti sul territorio nella campagna di beneficienza animata dall’associazione Nomadi Fans Club che non verrà invitato all’evento.
Il motivo è tutto nella velenosa corrispondenza che in questi giorni si sono scambiati gli uffici di palazzo San Francesco e il presidente dell’associazione Vincenzo Bisestile, dopo che il Comune, nei fatti, si è rimangiato le promesse di sostegno alla causa.


Dei tre concerti fatti dall’associazione per raccogliere fondi, quello di Fabio Concato, dei New Trolls e, il 28 dicembre scorso, dei Nomadi, nessuno ha ricevuto infatti il contributo del Comune, neanche per abbattere i costi di affitto del teatro Caniglia. L’associazione aveva chiesto e a quanto pare concordato ad inizio anno, un contributo di 4mila euro, oltre all’uso gratuito del teatro. Ma il Comune non solo non ha concesso un centesimo, ma ha offerto il teatro gratis solo in occasione dell’ultimo concerto. “Un’elemosina” dal valore di 1.500 euro che l’associazione ha deciso di rifiutare, togliendo definitivamente il logo del Comune dai suoi eventi e chiedendo espressamente di non essere inserito nel cartellone natalizio.


Quello che ha fatto saltare anche i rapporti di cordialità, però, è stata la risposta con cui palazzo San Francesco ha motivato il diniego del contributo: “Ci hanno detto che non ci potevano dare i soldi perché la raccolta fondi andava a finire ad un altro ente, ovvero la Asl, e perché facevamo sbigliettamento – spiega Bisestile -. Un’interpretazione bizzarra del regolamento, visto che quasi tutte le associazioni che ricevono contributi vendono biglietti al botteghino e visto che il contributo sarebbe andato all’associazione e non alla Asl”.
Per l’associazione Nomadi, in realtà, non c’è stata proprio la volontà politica di aiutare la campagna di beneficienza: “Ci hanno contestato di aver cambiato il gruppo che si doveva esibire (I Nomadi al posto de Le Orme, ndr) – continua Bisestile – sterilizzando così la formale richiesta fatta nei tempi di regolamento. Senza contare che se avessero voluto, avrebbero potuto tranquillamente concedere un contributo straordinario, al di fuori cioè di quelli previsti dal regolamento. E’ lo stesso regolamento, d’altronde, che lo consente”.


La visita con la Befana fatta ieri dalla Casini all’ospedale di Sulmona, insomma, non può vantare la calza più importante: quella da oltre 50mila euro che l’associazione Nomadi Fans Club ha riempito per acquistare il prezioso macchinario, nonostante il Comune di Sulmona.

2 Commenti su "La Befana con la calza vuota"

  1. Il taglio il nastro dovrà saltarlo….e sti ca….speriamo che che salti lei é la cosa più importante….

  2. Che figura di merda!!!!

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