“La BIOdiversità che crea ECOnomia”: concluse le sei giornate di eventi del Parco Maiella

Seminari scientifici ed escursioni dell’evento culturale “La BIOdiversità che crea ECOnomia: verso una rinascita delle aree interne” per raccontare le esperienze virtuose di tutela della biodiversità che contribuiscono al rilancio dell’economia nelle aree interne. E’ il ricco programma di eventi che si sono svolti dal 17 al 22 maggio all’interno del territorio del Parco Nazionale della Maiella. Protagonisti ci Comuni di Lama dei Peligni e Palena. Quest’ultimo ha collaborato anche per l’iniziativa “Palena… nel paese delle orchidee” alla sua 9° edizione, curata della Proloco.

L’evento ha avuto avvio venerdì a Lama dei Peligni, nel centro visita del Parco, con un convegno incentrato sulle iniziative, e sui risultati, che l’Ente ha sviluppato nei suoi 25 anni di attività: la rete degli agricoltori e degli allevatori custodi in primis, con lo sviluppo di filiere e marchio di qualità anche da progetti internazionale come il progetto Life Arcprom per il marchio “bearfriendly”; poi le testimonianze della ricerca scientifica e delle aziende che investono sulla biodiversità e sostengono l’attività istituzionale, con l’Università degli Studi di Teramo sull’individuazione di lieviti non convenzionali per la fermentazione e BioCantina Orsogna che con l’Ente Parco ha creato ben due linee di vini “Vola Volè Maiella National Park”, fermentato con lieviti autoctoni recuperati in area parco e non contaminati da fitofarmaci, e “Pe nin perde la sumende” incentrato sul recupero della memoria contadina e sulla riscoperta e valorizzazione di vecchie varietà agricole; a seguire un focus sulla necessità di regolamentare ancora e meglio la grande ricchezza data dai tartufi nell’intera regione, e infine la bella esperienza del recupero della Comunità di Capitignano, interessata dal terremoto nel 2009 e dalle forti sequenze sismiche nel 2016-2017, attraverso la valorizzazione delle varietà agronomiche (cece e pastinaca).

Sabato e domenica l’evento “Palena… nel paese delle orchidee” ha visto una ricca partecipazione di escursionisti e appassionati di orchidee, che hanno effettuato escursioni nei Siti di Interesse Orchidologico per osservare la particolare ricchezza di orchidee spontanee: ne sono segnalate 64, tra specie e sottospecie, delle 93 presenti in Abruzzo; inoltre sono state svolte attività di educazione ambientale con gli studenti l’istituto Comprensivo Statale di Palena-Torricella Peligna.

Il convegno “Il capitale naturale dei pascoli secondari: orchidee, api, uomini”, presso il teatro Aventino a Palena, ha visto la partecipazione di importanti relatori delle Università che lavorano a vario titolo con il Parco (Università degli Studi di Napoli, di Perugia, dell’Aquila, di Pisa), che con un approccio integrato, partendo dalla conoscenza delle orchidee e spiegando il significato della loro distribuzione e dei loro delicati meccanismi riproduttivi hanno affrontato la tematica dei graduali e profondi processi di abbandono dei territori rurali e di significativo decremento del patrimonio zootecnico, che modificando gli habitat seminaturali di fatto portano anche alla rarefazione di molte entità biologiche di fasce ecotonali.

L’iniziativa è stata patrocinata dal GIROS e dal CAI Abruzzo, e per quest’ultimo valido quale corso di aggiornamento per i titolati delle commissioni TAM (Tutela Ambiente Montano) a livello sia regionale che nazionale; e nella giornata di domenica è stata patrocinata quale evento nazionale del FAI (Fondo Ambiente Italia). Particolare interesse per le attività di conservazione del progetto internazionale “Life seedforce”, di cui il Parco Maiella è partner beneficiario. La specie di riferimento è l’orchidea Himantoglossum adriaticum, distribuita in maniera frammentata nell’Europa mediterranea: in Appennino la sua presenza è messa a rischio dall’abbandono delle attività agrosilvopastorali, e quindi dall’aumento naturale della vegetazione forestale a scapito dei pascoli secondari e degli orli forestali, habitat dove essa si afferma. Le attività per questa specie permetteranno la tutela dei popolamenti anche al difuori del Parco Nazionale della Maiella, ed entro i confini regionali abruzzesi.

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