La Porta: sanità, cultura, sociale e lotta alla criminalità. Cinque anni di risultati

(pubbliredazionale spazio elettorale autogestito a pagamento)

Antonietta La Porta, classe 1968, nasce e Milano, vive e si forma a Roma dove si diploma in Perito Aziendale e Corrispondente in Lingue Estere presso l’I.T.F. “Margherita di Savoia”, poi si laurea in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi “La Sapienza”.

Svariate esperienze professionali, nel settore marketing, assistenza clienti e recupero crediti con grandi aziende tra cui Procter & Gamble S.p.A, Tim e De Agostini.

Sposata con due figli ha scelto di vivere a Sulmona. 

È consigliere regionale uscente e candidata nella lista di Forza Italia

Tra i risultati raggiunti, nei suoi cinque anni all’Emiciclo, lei ha più volte sottolineato la riclassificazione dell’ospedale di Sulmona al Primo Livello, ci può spiegare meglio?

La riclassificazione dell’ospedale di Sulmona a Primo Livello è un risultato che mi inorgoglisce.

In particolare in Valle Peligna e a Sulmona la situazione era quantomai complessa perché l’ospedale cittadino era stato declassato a “ospedale di base” dal Consiglio Comunale di Sulmona e anche “con soddisfazione.

Questo declassamento aveva determinato, di fatto, la chiusura del punto nascita, il drastico taglio dei primari, ne era rimasto solo uno, e un progressivo taglio ai servizi sanitari.

In questo contesto, la riclassificazione a Primo Livello non era affatto scontata.

Anzi, il percorso non è stato semplice, non tutti, anche all’interno della maggioranza in consiglio regionale, erano d’accordo per la riclassificazione.

Ma mi sono battuta e ci ho creduto fino in fondo.

È stato un risultato importante che getta le basi per raggiungere altri obiettivi.

Grazie al lavoro in questi 5 anni sono stati saldati tutti i debiti della Sanità, nella prossima Legislatura si potranno accendere mutui, fare progetti corposi, accedere ai fondi di coesione e fondi Fsc, ovvero usufruire di quasi un miliardo di euro. 

Quali gli obiettivi raggiunti, invece, sul fronte della Cultura? 

Sicuramente l’istituzione, a Sulmona, del Museo italiano del Realismo, con un’apposita Legge Regionale che lo finanzia con 350 mila euro.

Si tratta dell’unico caso in Italia e del quarto Museo, in Europa, dedicato al Realismo dopo i precedenti di Germania (Mannheim), Russia (Zamoskvoreckye) e Spagna (Almeria). La città potrà trarre enormi benefici sotto il profilo culturale e turistico.

Inoltre, grazie alla mia fattiva collaborazione alla stesura del Testo unico sulla Cultura il Centro Regionale dei Beni Culturali, reinserito e finanziato nel testo stesso, tornerà a Sulmona. Poi abbiamo raggiunto anche il risultato dell’istituzione della Film Commission, un punto di riferimento solido per il sistema Cinema e per promuovere il brand unico delle bellezze territoriali della Regione.

Un’altra iniziativa che porta la mia firma è la Legge Regionale che istituisce il premio internazionale politico-diplomatico intitolato al Cardinale Giulio Raimondo Mazzarino, un abruzzese che ebbe un ruolo chiave nella corte di Francia di Luigi XIV

Non ultimo, in 5 anni, abbiamo assegnato contributi a Onlus, associazione e enti per 1 milione e 800 mila euro sul territorio, in particolare in valle Peligna.

E quali i risultati per contrastare lo spopolamento dei Comuni montani?

È mia la norma che permette alle famiglie residenti nei Comuni montani di non pagare le rette scolastiche della scuola paritaria in caso, sul territorio, non sia presente la scuola pubblica. In altre parole la Regione si fa carico del pagamento delle rette, è un modo concreto per rispondere alle esigenze delle famiglie che vivono in aree di montagna. In particolare, i primi Comuni in provincia dell’Aquila, a usufruire di questo beneficio sono stati il Comune di Scanno e il Comune di Sante Marie.

Lei, in questa Legislatura, è stata presidente dell’Osservatorio Regionale sulla Legalità…..

Un incarico che mi ha dato molte soddisfazioni e aiutato a comprendere tante situazioni.

Abbiamo monitorato i beni confiscati alla mafia e gli utilizzi che se ne fanno. L’Abruzzo non è indenne dalle infiltrazioni mafiose.

Abbiamo, inoltre, messo in atto una campagna di sensibilizzazione al problema con incontri tematici nelle scuole, incontri dedicati, per esempio, alla figura di don Pino Puglisi. Poi ci siamo anche dedicati ad altre problematiche come la violenza di genere e le vittime della strada.

8 Commenti su "La Porta: sanità, cultura, sociale e lotta alla criminalità. Cinque anni di risultati"

  1. No Maria io esco | 16 Febbraio 2024 at 09:01 | Rispondi

    Quindi tutto rose e fiori in questa valle

  2. E quindi? La valle ha bisogno di chi fa e di si fa sentire.

  3. L'Abruzzo interno abbandonato | 16 Febbraio 2024 at 09:13 | Rispondi

    Per quanto riguarda il 1° livello dell’ospedale di Sulmona è stata sicuramente una buona iniziativa.. purtroppo l’ospedale di Sulmona è una scatola vuota con l’aggravante che è l’unico ospedale antisismico in Abruzzo.
    La sede del Film Commission doveva essere Sulmona poi magicamente è finita all’Aquila.
    Per i fondi di coesione sarebbe bene avvisare l’attuale giunta ormai in scadenza che in Abruzzo esiste anche la Valle Peligna

  4. FORZA ITALIA CHE PARLA DI LEGALITA’?SIAMO MESSI DAVVERO MALE AVENDO AVUTO LORO IL FONDATORE E PRESIDENTE PREGIUDICATO MI VERGONO DI ESSERE ITALIANO

  5. antonello da messina | 16 Febbraio 2024 at 12:03 | Rispondi

    MANCA UN PICCOLO DETTAGLIO PER LA PERFEZIONE IL CONIGLIO DAL CILINDRO

  6. Sanità: giusto ieri sono andato al Cup per prenotare una visita neurologica per una persona di 85 anni. Ebbene, non ci sono posti a Sulmona per tutto il 2024, però potrei andare a L’Aquila, ad Avezzano, persino a Celano per fare questa visita. Avere l’ospedale di I livello è solo una presa in giro se poi mancano dottori e infermieri, nonché macchinari vari da aggiornare, con liste di attesa che si fa prima a morire che a scoprirne la causa.

  7. È stata eletta grazie a SALVINI ed alla LEGA
    Adesso MARAMEO !!!!!
    Forza Italia 😂😂😂

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